Lorelei è una figura mitologica tedesca. Si narra che una giovane donna si scagliò contro le acque del Reno e si trasformò in una sirena, che attirava i marinai con il suo canto ammaliante fino a provocarne l’annegamento. Se Heinrich Heine fosse vissuto ai giorni nostri e non tra la fine del Settecento fino alla prima metà dell’Ottocento, forse non avrebbe potuto comporre l’omonima poesia. Perché in Germania è scattato l’allarme siccità e le acque del Reno sono scese ai nuovi minimi storici.
Suona l’allarme siccità per il Reno
Il Reno collega i porti di Rotterdam e Amburgo, i due più grandi d’Europa, con i luoghi della potenza industriale teutonica. La geografia ha sempre inciso positivamente sullo sviluppo economico nella Mittel-Europa. Solo che adesso sembra stia iniziando a prendersi ciò che ha offerto gratuitamente per secoli. Il livello delle acque tra Kaub e Coblenza risulta ormai così basso (sotto il record minimo dei 25 centimetri dell’ottobre 2018), che le autorità hanno chiuso il tratto alla navigazione.
In genere, il livello delle acque raggiunge il suo massimo in primavera e inizio estate, quando i ghiacci si sciolgono. Il punto più basso, invece, lo si tocca in autunno. Ma l’allarme siccità è scattato in Germania proprio in estate, quando le acque avrebbero dovuto raggiungere livelli elevati. E sta contribuendo alla grave crisi energetica, che sta colpendo l’economia tedesca più che altrove.
Crisi energetica in Germania
Come detto, in diversi tratti del Reno la navigazione è impedita dalle autorità o tecnicamente impossibile o non commercialmente conveniente.
Solo che con l’allarme siccità, gran parte della produzione di carbone stesso non può essere trasportato attraverso le acque del Reno. Le alternative sono su gomma o sui binari del treno, ma si rivelano molto più dispendiose. E così, il costo di trasporto del diesel, ad esempio, ha già toccato livelli record e più che doppia i massimi raggiunti nel 2021. Nel frattempo, molte società stanno rinunciando a trasportare merci attraverso i fiumi, dato che il basso livello delle acque impedisce loro di caricare le navi al massimo della capacità. Tanto per citarvi un dato, le navi più grandi possono trasportare fino a 6.000 tonnellate, ma sono costrette attualmente a viaggiare cariche per appena 800 tonnellate. Ciò significa che i costi unitari di trasporto stanno esplodendo.
Economia tedesca vicina alla recessione
Il rischio per la Germania è che l’allarme siccità possa essere solo agli inizi, accentuando la crisi energetica in autunno, quando già si prevede che sarà assai grave se Mosca continua a fermare le esportazioni di gas. Bassi livelli del Reno per un mese impattano, si stima, negativamente sulla produzione industriale tedesca, riducendola dell’1%. Decimali di punti di PIL in meno, che sono oro in una fase di crisi energetica da un lato e di caduta dei consumi interni per via dell’inflazione e delle esportazioni dall’altro. La Germania rischia la recessione anche per i capricci del meteo.