Ecco come mettere in regola un’auto ricevuta in eredità

Ecco come funziona la normativa in vigore quando si eredita una auto da un parente defunto e cosa fare al PRA o allo sportello dell'automobilista.
1 anno fa
3 minuti di lettura
eredita un'auto, ecco come fare
Foto © Licenza Creative Commons

Questioni ereditarie spesso oggetto di problemi e vicissitudini sono all’ordine del giorno. Alla morte di un caro, tra adempimenti e normative in vigore, le cose da fare per molti possono sembrare un ostacolo insormontabile. Ma facendo le cose per bene si evitano multe, sanzioni o altre spiacevoli conseguenze. Queste cose valgono sia se i beni che si ereditano sono soldi, case e altri fabbricati e persino una auto.

Ecco come mettere in regola una auto ricevuta in eredità

Oggi nel rispondere al quesito di un nostro lettore, approfondiamo il campo dell’eredità di una auto.

Perché anche in questo caso, per poter restare dentro il perimetro della legge, serve rispettare le normative in vigore ed espletare tutti gli adempimenti previsti dalla normativa in vigore.

“Buongiorno, sono Daniele e volevo capire cosa devo fare per mettere in regola l’auto che mio padre ha lasciato prima di morire. Ho perso mio papà a marzo scorso e adesso stiamo verificando cosa fare tra successioni e divisioni tra noi eredi (siamo 2 fratelli e 2 sorelle gli eredi legittimi). E tra i beni che ci ha lasciato nostro padre, anche la sua autovettura che è pure abbastanza nuova, immatricolata dal mio caro defunto nel 2021. Per utilizzarla a norma di legge o anche per rivenderla se mai decidessimo di farlo cosa dobbiamo fare?”

Auto in eredità, bisogna metterla in regola per poter circolare o per poterla alienare

Tra i beni che sovente sono lasciati agli eredi da chi “passa a miglior vita” l’auto è senza dubbio tra quelli più diffusi. Sono beni mobili, soggetti ad usura e non possono essere considerati alla stregua di case, terreni e fabbricati che invece sono beni immobili. Questo non vuol dire che non bisogna fare qualcosa per mettersi in regola. Anche se beni non durevoli, per essere riutilizzati, venduti o anche rottamati, necessitano di una procedura particolare.

Ed è una procedura a cui devono adempiere naturalmente coloro che ereditano il bene.

Naturalmente l’auto (ma vale anche per una moto, un furgone o qualsiasi altro veicolo), per la sua natura di bene non durevole, non va inserita nella dichiarazione di successione. Infatti nel principale adempimento a cui sono chiamati gli eredi a cui un defunto lascia beni immobili o altri beni per valore superiore al milione di euro, l’auto non va inserita.

I controlli preventivi sul bene ereditato, anche sull’auto l’attenzione deve essere massiva

Un veicolo può essere nel tempo assoggettato a procedure ipotecarie (se il proprietario aveva debiti e procedure giudiziarie in corso) o a fermo amministrativo (se aveva cartelle esattoriali non pagate o debiti nei confronti del Fisco diventati esecutivi). Il primo controllo da fare quando si eredita un veicolo è controllare se ci sono questi vincoli che bloccano qualsiasi utilizzo del veicolo stesso. Lo strumento da utilizzare è il PRA, acronimo di Pubblico Registro Automobilistico. Infatti è tramite la banca dati dove vengono registrati tutti i veicoli ed i loro proprietari che bisogna verificare le cose di cui parlavamo prima. Se il veicolo non ha di queste problematiche, le scelte sono due. O tenerlo ed utilizzarlo, oppure venderlo, esportarlo o rottamarlo. Usare un veicolo intestato ad una persona defunta non è legale. Lasciarlo quindi intestato al defunto non è la soluzione.

Le pratiche di aggiornamento della carta di circolazione e del Certificato di Proprietà

Bisogna pertanto procedere con la pratica di passaggio di proprietà. In genere l’operazione va fatta entro i 60 giorni da quando l’eredità è accettata. Un limite temporale difficile però da quantificare il che rende la norma piuttosto generalista. In altri termini, l’importante è fare il passaggio di proprietà perché se da controlli viene fuori che chi usa il veicolo non è il proprietario e che il veicolo è intestato ad un defunto, le vanno da 727 a 3.629 euro.

Il Codice della Strada prevede che ci siano 30 giorni di tempo per usare il veicolo di un defunto. 30 giorni che partono dalla data del decesso.

L’accettazione dell’eredità è necessaria

A far data dall’accettazione dell’eredità quindi l’auto deve essere intestata ai nuovi proprietari. L’intestazione temporanea è una possibilità. Infatti questa procedura serve quando nel periodo di carenza dell’accettazione dell’eredità.

L’accettazione dell’eredità deve essere manifesta ed anche iscritta al PRA. Tutto in modo tale da aggiornare il libretto di circolazione. Naturalmente se gli eredi sono più di uno, per aggiornare libretto e CDP ad uno solo, servono le firme di tutti gli eredi ed autenticate da un pubblico ufficiale. L’auto passerà prima a tutti gli eredi, e poi bisognerà proseguire con le pratiche di vendita o donazione ad uno solo di questi eredi. Lo sportello dell’automobilista è l’ufficio che serve per espletare tutte queste pratiche.

 

 

Giacomo Mazzarella

In Investireoggi dal 2022 è una firma fissa nella sezione Fisco del giornale, con guide, approfondimenti e risposte ai quesiti dei lettori.
Operatore di Patronato e CAF, esperto di pensioni, lavoro e fisco.
Appassionato di scrittura unisce il lavoro nel suo studio professionale con le collaborazioni con diverse testate e siti.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Bonus barriere architettoniche
Articolo precedente

Il bonus barriere è di adeguamento non per le nuove costruzioni!

Articolo seguente

Bonus gasolio. A breve si parte con le domande (avviso MIT)