Se è vero che alla morte di un pensionato il coniuge superstite riceve una pensione di reversibilità pari al 60% della pensione percepita in vita dal deceduto, è altrettanto vero che, per alcuni titolari di pensione di reversibilità che si trovano in particolari condizioni sia di reddito sia fisiche o psichiche, c’è la possibilità di ottenere un emolumento aggiuntivo. Infatti, si può percepire, oltre alla pensione, anche l’assegno di vedovanza.
“Mi chiamo Pamela e sono la figlia di una vedova titolare della pensione di reversibilità e, allo stesso tempo, dell’assegno di accompagnamento.
Ecco come prendere sulla pensione un importo aggiuntivo di 53 euro circa al mese: cosa deve fare un vedovo per incassare
L’assegno di vedovanza è un emolumento aggiuntivo alla pensione di reversibilità che possono percepire i vedovi. Ma solo a determinati vedovi superstiti spetta questa somma aggiuntiva sulla pensione, che può essere pari a 52,91 euro al mese.
Come detto in precedenza, parliamo di una prestazione riservata esclusivamente a determinati vedovi. Infatti, per avere diritto a questa misura, ci sono dei requisiti da rispettare sia a carico del coniuge superstite sia a carico del pensionato deceduto. Quest’ultimo, infatti, deve essere stato un lavoratore dipendente, sia del settore privato che pubblico. L’assegno di vedovanza, infatti, non spetta ai titolari di pensione che hanno ricevuto un trattamento perché in precedenza erano stati lavoratori autonomi.
Per quanto riguarda i requisiti specifici del coniuge superstite, il vedovo o la vedova devono essere invalidi totali e quindi inabili al lavoro al 100%, oppure titolari di indennità di accompagnamento.
Si può andare anche indietro nel tempo, e chi non ha mai richiesto l’assegno di vedovanza può farlo adesso
I coniugi superstiti, se invalidi gravi, possono ottenere questo emolumento aggiuntivo pari a 52,91 euro al mese. Ciò se il loro reddito non è superiore a 28.659,42 euro. Invece, se hanno un reddito superiore a tale cifra ma non oltre 32.148,88 euro, possono ricevere 19,59 euro al mese. È evidente che oltre 32.148,88 euro di reddito non c’è diritto all’assegno di vedovanza.
La richiesta dell’assegno di vedovanza va fatta all’INPS, che è lo stesso ente pubblico che liquida all’interessato sia la pensione di reversibilità che, eventualmente, anche l’assegno di accompagnamento. La domanda può essere presentata tramite Patronato, che come sempre assiste gratuitamente l’interessato dietro delega diretta. Oppure si può procedere tramite SPID, CIE o CNS. Nella richiesta, se il diritto all’assegno di vedovanza era precedente alla data di presentazione della domanda di pensione di reversibilità, l’invalido vedovo può chiedere anche gli arretrati, andando a ritroso fino a 5 anni.