E’ stata conclusa con successo l’emissione del nuovo bond perpetuo di Banco BPM per l’importo di 300 milioni di euro. Contestualmente, l’istituto ha provveduto a lanciare un’offerta di riacquisto di un’altra obbligazione dello stesso genere e di pari importo totale (ISIN: XS1984319316). Si tratta di titoli del tipo Additional Tier 1 (AT1).
Condizioni nuova emissione
Il nuovo bond perpetuo di Banco BPM è stato emesso alla pari e con cedola annua lorda del 9,50% fino al 24 maggio 2029, corrisposta su base semestrale.
Possiamo già notare come tale margine sia inferiore a quello applicato al bond perpetuo su cui è stata lanciata l’offerta di riacquisto e che risulta pari all’8,921%. Questo significa che Banco BPM riesce oggi a rifinanziarsi sul mercato a condizioni migliori rispetto al 2019, quando avvenne la precedente emissione. Ed è questa ragione che giustifica l’offerta e la contestuale nuova emissione per un importo uguale a quello da rimborsare.
Trigger con CET1 al 5,125%
Nello specifico, il nuovo bond perpetuo prevede la riduzione del valore nominale quando il CET1 scendesse sotto il 5,125%. Questo è un indicatore dato dal rapporto tra capitale proprio versato dalla banca e asset ponderati per il rischio. Esso fornisce la misura della capacità di un istituto di credito di fronteggiare i rischi attingendo alle risorse proprie. Questo genere di obbligazione non prevede alcuna scadenza, bensì solo date di reset alle quali l’emittente ha la facoltà di procedere al rimborso anticipato del capitale e degli annessi interessi fino ad allora maturati. Per queste e altre ragioni sono considerate obbligazioni subordinate.
Quali rischi per il bond perpetuo Banco BPM
Per chi acquista un bond perpetuo esistono svariati rischi.
Il nuovo bond perpetuo è stato rivolto agli investitori istituzionali, trattandosi di un titolo che presenta un rischio particolarmente alto e spesso imprevedibile. Gli ordini dall’estero sono stati il 64% del totale, il restante 36% è arrivato dall’Italia. L’interesse è stato per l’86% dei fund managers, il 6% banche, il 6% assicurazioni e fondi pensione. Morgan Stanley ha agito in qualità di Sole Global Coordinator, mentre Banca Akros, Barclays, Citigroup, Crédit Agricole, Goldman Sachs e Morgan Stanley hanno agito come Joint Bookrunners.