Prima della maturazione di questi requisiti, a prescindere dalla misura prescelta, è necessario presentare domanda all’INPS. In teoria, la domanda può essere presentata già qualche settimana prima del raggiungimento dei requisiti. E questo è sufficiente per ottenere dall’INPS la pensione alla prima decorrenza utile. Questa può essere la classica decorrenza dal primo giorno del mese successivo a quello di maturazione del diritto alla pensione. Oppure una decorrenza posticipata, dovuta all’applicazione delle cosiddette “finestre mobili” previste per alcuni strumenti di pensionamento.
È importante notare che, per alcune misure di pensionamento, questa domanda è obbligatoria e rappresenta una prassi necessaria per poter richiedere la pensione.
Ecco perché prima di andare in pensione conviene fare questa domanda all’INPS
Come accennato in precedenza, alcune misure previdenziali richiedono l’obbligo di presentare una domanda di certificazione del diritto all’INPS prima di procedere con la domanda di pensione. Ad esempio, nel caso dello scivolo per lavori usuranti, tale domanda deve essere presentata entro il mese di maggio dell’anno precedente a quello in cui si matura il diritto alla pensione di quota 97,6.
Non rispettare questo obbligo può essere penalizzante. Infatti, per le domande di certificazione presentate in ritardo rispetto alla scadenza del primo maggio dell’anno precedente, la decorrenza della prestazione, una volta ottenuta, può slittare di uno, due o tre mesi in base ai giorni di ritardo della domanda di certificazione.
Ecco perché la certificazione del diritto è necessaria per poter poi andare in pensione
La richiesta di certificazione del diritto alla pensione serve perché il lavoratore, attraverso questa domanda, chiede all’INPS la conferma del suo diritto a lasciare il lavoro in anticipo rispetto ai requisiti ordinari.
Questa richiesta, per esempio, non è necessaria per le pensioni di vecchiaia ordinarie: una volta raggiunti i 67 anni di età, se sono stati versati più di 20 anni di contributi, la domanda di certificazione può non essere necessaria. Invece, per le misure di pensionamento anticipato, che sono soggette a molteplici requisiti o condizioni specifiche, è l’INPS che deve confermare il diritto alla quiescenza.
Domanda di certificazione del diritto per le misure di pensionamento anticipato
La domanda di certificazione del diritto può essere presentata in qualsiasi momento dagli interessati. Questo consente loro di pianificare con certezza l’uscita dal mondo del lavoro e di capire quale genere di diritto alla pensione spetta loro. Un altro strumento di pensionamento per il quale è necessaria la domanda di certificazione del diritto è la quota 41 per i lavoratori precoci.
In questo caso, l’INPS deve verificare e validare il completamento di almeno un anno di contribuzione versata prima del compimento del diciannovesimo anno di età. Requisito necessario per ottenere lo status di lavoratore precoce. Lo stesso ragionamento vale per la validazione dei 7 anni di lavoro gravoso negli ultimi 10.
La guida alla domanda sul sito dell’INPS
Una volta ottenuta la risposta dall’INPS sulla domanda di certificazione del diritto alla pensione, il lavoratore potrà presentare la domanda di pensione avendo la certezza della prestazione richiesta. Come per la domanda di pensione, anche per la domanda di certificazione del diritto è necessario passare attraverso l’INPS e utilizzare la procedura telematica.
I Patronati possono essere di grande aiuto, offrendo assistenza al lavoratore in questo processo, ma è anche possibile procedere autonomamente. Il lavoratore può accedere all’area riservata del sito dell’INPS, autenticandosi con le credenziali SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale), CIE (Carta di Identità Elettronica) o CNS (Carta Nazionale dei Servizi).