Per il prossimo anno, ecco perché sul reddito di cittadinanza ci saranno dei cambiamenti importanti. Ma dopo la pandemia di Covid-19, in ogni caso, non si può più tornare indietro. In altre parole, il sussidio non sarà abolito. E nemmeno profondamente modificato. Ma ci sarà in ogni caso una riconfigurazione così come è riportato in questo articolo.
Nel dettaglio, dopo la pandemia di Covid-19, il numero di famiglie in difficoltà economica in Italia è aumentato. Ragion per cui, per colpa di una minoranza di furbetti dell’RdC, la misura non si può di certo togliere a milioni di famiglie che, altrimenti, farebbero fatica ad arrivare alla fine del mese.
Ecco perché sul reddito di cittadinanza ci saranno dei cambiamenti importanti. Ma dopo la pandemia di Covid-19 non si può più tornare indietro
Nel dettaglio, il costo per il reddito di cittadinanza è destinato ad aumentare per il prossimo anno. Pur tuttavia, il Governo italiano punta di contro a risparmiare sulla misura ben 1 miliardo di euro. Da andare a dirottare sul fisco oppure sull’occupazione. Ecco perché sul reddito di cittadinanza ci saranno dei cambiamenti importanti. Legati, in particolare, ad un legame che sarà più stretto tra il sussidio e le politiche attive per il lavoro.
In altre parole, con la riforma della misura l’Esecutivo guidato dal presidente del Consiglio Mario Draghi potrebbe introdurre delle penalità sull’importo erogato dall’INPS. A carico di quei percettori occupabili che rifiutano le offerte di lavoro.
Dopo il Covid non si può più tornare indietro con il sussidio. Ma sono attese importanti novità
Dopo la pandemia di Covid-19 non si può più tornare indietro con il sussidio. Ma sono attese comunque importanti novità.
Tagliando fuori invece tutti coloro che di lavorare proprio non hanno voglia. Ecco perché sul reddito di cittadinanza ci saranno dei cambiamenti importanti. Ma dopo la pandemia di Covid-19 non si può più tornare indietro. In nessun modo.