Sul bonus mobili 2021, ecco quando non si può optare per lo sconto in fattura e per la cessione del credito: aggiornamenti sulle novità normative. Perché sul decreto Sostegni è arrivata una vera e propria doccia fredda.
Al posto della detrazione fiscale in 10 anni, mediante 10 rate di pari importo, in realtà non c’è la doppia opzione per il bonus mobili 2021. Ovverosia la cessione del credito e lo sconto in fattura. Quindi, su quando non si può optare per queste due scelte è letteralmente calato il sipario.
Dato che, post conversione in legge dello Stato, l’opzione relativa alla monetizzazione, per il bonus mobili 2021, è assente nel decreto Sostegni. In quanto è arrivata la successiva bocciatura da parte della Ragioneria Generale dello Stato. Ecco quando non si può optare per lo sconto in fattura e la cessione del credito. Ovverosia, mai per il bonus mobili 2021.
Ecco quando non si può optare per lo sconto in fattura e per la cessione del credito: aggiornamenti sulle novità normative
Ecco quando non si può optare per lo sconto in fattura e la cessione del credito, quindi. Ovverosia proprio sul bonus mobili 2021 in quanto la bocciatura della Ragioneria Generale dello Stato supera l’apposito emendamento al decreto Sostegni. Nonostante poi questo sia stato approvato dalle Commissioni in Senato.
Il bonus mobili 2021, in ogni caso, resta confermato come detrazione Irpef. Ma senza poter optare per lo sconto in fattura o per la cessione del credito. Su quando non si può optare o no. Nonostante siano scelte comode e vantaggiose, per esempio, per chi ha un basso reddito. O addirittura per chi rientra tra i contribuenti incapienti.
Cos’è il bonus mobili 2021 anche per l’acquisto di elettrodomestici
Nel dettaglio, il bonus mobili 2021 è una detrazione IRPEF accessibile nell’ambito di unità immobiliari dove vengono realizzati lavori di ristrutturazione. Con il bonus 50% che è accessibile non solo per i costi sostenuti per l’acquisto di mobili, ma anche per i grandi elettrodomestici.
Precisamente, grandi elettrodomestici che devono essere di classe non inferiore ad A+, quindi ad alta efficienza energetica. Con la sola eccezione dei forni che possono essere anche di classe A. Fermo restando, su quando si può optare per lo sconto in fattura e la cessione del credito, la strada per quanto detto è sbarrata.