Quali sono le situazioni in cui si perde la pensione per colpa di disoccupazione e malattia? Quando si parla di contributi figurativi si parla di quella contribuzione che l’Ente previdenziale paga per il lavoratore, in determinate circostanze e quando il lavoratore non ha coperture effettive da lavoro. In linea di massima si tende a considerare la contribuzione figurativa sempre utile, sia al calcolo della pensione che al diritto. In termini pratici la contribuzione figurativa è quasi sempre utile sia al diritto alla pensione che al calcolo dell’importo della pensione spettante.
“Buonasera, ho appena ricevuto la risposta negativa da parte dell’INPS per la mia domanda di pensione di anzianità dopo 43 anni e un mese di contributi. Ho 65 anni di età e come detto ho già maturato 43 anni e un mese di contributi. Naturalmente non mi sono licenziato e non ho prodotto la domanda di pensione perché ho chiesto all’Inps solo la certificazione del diritto. Mi è stato ripetuto che devo lavorare esattamente 12 mesi ancora. Non capisco perché io devo andare in pensione con oltre 44 anni di lavoro mentre altri miei colleghi sono usciti con 42 anni e 10 mesi o ancora prima, dal momento che prima si andava in pensione con 40 anni di lavoro. Pare che i miei contributi figurativi di disoccupazione e malattia non valgono. Perché questo? Sapevo che la contribuzione figurativa era valida sia per il diritto che per l’importo dell’assegno.”
Quando si perde la pensione: contributi figurativi, quali sono e cosa sono
Come si legge sul sito ufficiale dell’INPS, cioè Inps.
Quando si perde la pensione: la contribuzione effettiva resta fondamentale per alcune misure di pensionamento
Per alcune misure però la contribuzione figurativa non ha la stessa valenza. Ci sono contributi che, soprattutto per maturare il diritto ad una pensione, non valgono. Parliamo per esempio dei figurativi da disoccupazione e malattia. Due tipiche forme di contribuzione figurativa queste, ma che per le pensioni distaccate dai limiti di età non sono tutti utili allo stesso modo. Infatti per quanto riguarda la pensione anticipata ordinaria, è vero che servono 42 anni e 10 mesi di contributi versati, ma è altrettanto vero che 35 di questi devono essere effettivi. In buona sostanza, oltre 7 anni e 10 mesi di contributi figurativi tra malattia e disoccupazione non vanno bene. In pratica chi non matura 35 anni di contributi effettivi, dovrà proseguire a lavorare nonostante tutto sommato abbia completato i 42 anni e 10 mesi utili alla pensione anticipata.
Vincoli nei figurativi anche per la quota 41 precoci
Anche la quota 41 per i precoci presenta lo stesso vincolo.