La spesa sostenuta per la sostituzione degli infissi può farsi rientrare tra quelle che danno diritto all’ecobonus 2021 solo laddove siano rispettati determinati requisiti tecnici di “efficienza energetica”. Inoltre ai fini del beneficio è necessario trasmette all’ENA una serie di documenti.
Il beneficiario dell’ecobonus infissi, dal canto suo, è tenuto a conservare documenti di tipo tecnico ed amministrativo in caso di eventuali controlli da parte dell’amministrazione finanziaria.
La stessa ENEA, in merito, ha messo a disposizione, sul proprio sito istituzionale, un valido vademecum.
In premessa è importante ricordare che l’ecobonus 2021 per la sostituzione degli infissi spetta:
- su edifici che, alla data d’inizio dei lavori, siano “esistenti”, ossia accatastati o con richiesta di accatastamento in corso e in regola con il pagamento di eventuali tributi (ad esempio IMU)
- e dotati di “impianto di climatizzazione invernale”.
Ecobonus infissi, come funziona: le spese agevolabili
Al fine di aver diritto all’ecobonus infissi l’intervento deve configurarsi come sostituzione di infissi già esistenti o parte di essi. Non dà diritto all’ecobonus, dunque, ad esempio la prima installazione di infissi.
L’intervento di sostituzione infissi, inoltre, deve portare ad un miglioramento dell’efficienza energetica dell’ambiente. In altri termini la sostituzione degli infissi deve rispettare determinati valori di trasmittanza termica.
In merito alle spese ammesse all’agevolazione, si tratta in dettaglio delle seguenti:
- coibentazione o sostituzione dei cassonetti nel rispetto dei valori limite delle trasmittanze previsti per le finestre comprensive di infissi
- fornitura e posa in opera di una nuova finestra comprensiva di infisso o di una porta d’ingresso in sostituzione dell’esistente
- integrazioni e sostituzioni dei componenti vetrati
- fornitura e posa in opera di scuri, persiane, avvolgibili e relativi elementi accessori, sostituiti congiuntamente agli infissi (o al solo vetro) oggetto di intervento
- prestazioni professionali (ad esempio: produzione della documentazione tecnica necessaria, compreso l’Attestato di Prestazione Energetica – APE; direzione dei lavori, ecc.).
Sostituzione infissi, ecobonus 2021: scheda descrittiva per l’ENEA
Entro 90 giorni dal termine dei lavori, occorre trasmettere all’ENEA la scheda descrittiva dei lavori, la quale:
- può essere redatta dallo stesso beneficiario dell’ecobonus, laddove la sostituzione degli infissi riguardi la singola unità abitativa
- deve essere redatta da un tecnico abilitato (ingegnere, geometra, architetto, ecc.) laddove la sostituzione degli infissi riguarda immobili diversi dalla singola unità abitativa (ad esempio parti comuni condominiali).
L’invio all’ENEA della scheda descrittiva dell’intervento deve essere fatto esclusivamente attraverso il sito web (https://detrazionifiscali.enea.it/).
Documenti “tecnici” per ecobonus infissi
Anche il beneficiario dell’ecobonus 2021 per la sostituzione infissi deve conservare una serie di documenti di tipo tecnico inerenti all’intervento e ciò al fine di esibirli in caso di eventuali controlli da parte dell’Amministrazione finanziaria. In dettaglio la documentazione “tecnica” da conservare comprende:
- l’originale della “scheda descrittiva dell’intervento”, riportante il codice CPID assegnato dal sito ENEA, firmata dal soggetto beneficiario e, nei casi previsti, dal tecnico abilitato
- l’asseverazione redatta dal tecnico abilitato attestante il rispetto dei requisiti tecnici (limitatamente alla sola sostituzione di finestre comprensive di infissi in singole unità immobiliari, l’asseverazione può essere sostituita da una dichiarazione dei fornitori/assemblatori/installatori di detti elementi)
- schede tecniche di prodotto e marcatura CE con relative dichiarazioni di prestazione
- copia dell’APE (attestato di prestazione energetica), tranne il caso in cui l’intervento riguarda singole unità abitative.
Ecobonus infissi 2021: documenti “amministrativi”
Oltre alla documentazione di tipo tecnico, il beneficiario dell’ecobonus sostituzione infissi, deve conservare anche una documentazione di tipo amministrativo. In dettaglio si tratta dei seguenti documenti:
- delibera assembleare di approvazione di esecuzione dei lavori e tabella millesimale di ripartizione delle spese nel caso di interventi sulle parti comuni condominiali
- dichiarazione del proprietario di consenso all’esecuzione dei lavori nel caso gli interventi siano effettuati dal detentore dell’immobile (inquilino o comodatario
- fatture relative alle spese sostenute, ovvero documentazione relativa alle spese il cui pagamento non possa essere eseguito con bonifico
- dichiarazione dell’amministratore del condominio che certifichi l’entità della somma corrisposta dal condomino
- ricevute dei bonifici di pagamento delle spese
- stampa della e-mail inviata dall’ENEA contenente il codice CPID che costituisce garanzia che la scheda descrittiva dell’intervento è stata trasmessa.
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