Ecobonus caldaia a condensazione: requisiti tecnici e adempimenti per averlo

L’ecobonus caldaia a condensazione presuppone la sostituzione totale o parziale dell’impianto di climatizzazione invernale esistente
3 anni fa
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Per avere l’ecobonus caldaia a condensazione è necessario che siano rispettati determinati requisiti tecnici ed effettuare alcuni adempimenti amministrativi.

Ricordiamo che l’ecobonus si sostanzia in una detrazione fiscale (del 50% o 65% a seconda dei casi) riconosciuta a fronte di lavori finalizzati al risparmio e miglioramento energetico dell’immobile.

La detrazione è da godere in 10 quote annuali di pari importo, con possibilità, per le spese 2020 e 2021, di optare per lo sconto in fattura o la cessione del credito.

Laddove i lavori da ecobonus siano effettuati congiuntamente ai c.

d. lavori trainanti ammessi al bonus 110, anche le spese per l’ecobonus diventano detraibili al 110 (si parla di lavoro trainato in questo caso nel 110). La detrazione in questa ipotesi è da godere in 5 quote annuali di pari importo e resta ferma la possibilità di optare per lo sconto o la cessione del credito.

Ecobonus caldaia a condensazione: i requisiti tecnici

Affinché si possa godere dell’ecobonus caldaia a condensazione è necessario in primis che l’intervento si configuri come “sostituzione totale o parziale” dell’impianto di climatizzazione invernale esistente con uno dotato di generatore a condensazione e non come nuova installazione.

Detto ciò, danno diritto al beneficio fiscale:

  • sostituzione, integrale o parziale, di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione con efficienza energetica stagionale per il riscaldamento d’ambiente (ηs) ≥ 90%, pari al valore minimo della classe A di prodotto (la percentuale di ecobonus è 50% o 110% se lavoro trainato)
  • la sostituzione, integrale o parziale, di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione di cui al superiore punto a) e contestuale installazione di sistemi di termoregolazione evoluti, appartenenti alle classi V, VI oppure VIII della comunicazione della Commissione 2014/C 207/02 (qui la percentuale di ecobonus è del 65% o 110% se lavoro trainato)
  • sostituzione, integrale o parziale, di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di generatori d’aria calda a condensazione (la percentuale di ecobonus è 65% o 110% se lavoro trainato).

Inoltre, per tutti gli interventi di cui sopra, nel caso di impianto con potenza nominale maggiore di 100 kW, oltre ai precedenti requisiti:

  • deve essere adottato un bruciatore di tipo modulante
  • la regolazione climatica deve agire direttamente sul bruciatore
  • deve essere installata una pompa elettronica a giri variabili o sistemi assimilabili.

Le modalità di pagamento della spesa e l’invio ad ENEA

Sul sito ENEA è, comunque, reso disponibile un vademecum completo sul beneficio.

Detto ciò, al fine di godere dell’ecobonus caldaia a condensazione è indispensabile effettuare due importanti adempimenti amministrativi.

Il pagamento della spesa deve avvenire con bonifico parlante, ossia quello da cui risultino:

  • il codice fiscale del beneficiario dell’ecobonus
  • la causale di versamento (si usano i bonifici già predisposti da banche e poste)
  • i dati fiscali del beneficiario del bonifico.

Occorre poi trasmettere all’ENEA la scheda descrittiva dell’intervento. Tale invio deve essere eseguito (telematicamente) entro 90 giorni dal termine dei lavori o dal collaudo.

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Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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