Economia cubana, la morte di Fidel Castro avrà conseguenze?

L'economia cubana è in forte crisi e la morte di Fidel Castro non necessariamente implica un'accelerazione delle riforme. Anzi, c'è il rischio che si compiano passi indietro.
8 anni fa
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Rischio di una fase di inflazione galoppante

I cubani importano il 70-80% dei beni che consumano e il 40% di quanto esportano sono servizi medici, di cui il personale sanitario inviato in Venezuela a prezzi gonfiati, come scambio per il petrolio acquistato da Caracas semi-gratuito, anche se il governo Maduro sta da qualche tempo dovendo tagliare l’assistenza all’isola.

Servirebbe unificare le due monete nazionali, ma ciò comporterebbe una svalutazione di fatto del cambio, con un impatto devastante sugli standard di vita già bassi della popolazione locale, che subirebbe l’impennata dei prezzi.

E a una fase di inflazione a due o forse tre cifre non potrebbe scampare l’economia cubana, nel caso di liberalizzazione dei prezzi, dato che questi sono ad oggi fissati dallo stato al di sotto dei livelli di mercato. (Leggi anche: Venezuela dimezza aiuti a Cuba)

Donald Trump non sarà morbido col regime castrista

Il nuovo corso non sappiamo se ci sarà, mentre appare certo che l’amministrazione Trump terrà verso L’Avana un atteggiamento meno aperto di quello di Obama, come ha fatto intendere la nota diramata dal presidente eletto alla morte di Castro, definito “dittatore brutale”. Potrà una classe dirigente mediamente a ridosso degli 80 anni cambiare marcia e accelerare le riforme economiche? Molto difficile che accada. D’altronde, pensare che sia stato ad oggi un novantenne dalla salute malandata a porre un freno dal suo letto ai cambiamenti nel paese sarebbe una lettura priva di senso.  (Leggi anche: Disgelo tra USA e Cuba ha una causa ben precisa: il Venezuela)

Semmai, la morte del lider maximo priva i cubani di una figura, che a torto o a ragione, per molti di loro è stata mitologica. Da qui in avanti, le privazioni dell’economia pianificata diverranno sempre meno accettate e i superstiti della Revolucion si arroccheranno sugli ideali marxisti per difendere la propria posizione e il castrismo.

Se l’esperienza degli ex regimi comunisti ci ha insegnato qualcosa, è che la trasformazione di un’economia pianificata in una di libero mercato non avviene mai, se non limitatamente a una prima fase, sotto la diligentia comunista, ma solo a seguito di rivoluzioni istituzionali, pacifiche o sanguinarie.

 

 

 

 

Giuseppe Timpone

In InvestireOggi.it dal 2011 cura le sezioni Economia e Obbligazioni. Laureato in Economia Politica, parla fluentemente tedesco, inglese e francese, con evidenti vantaggi per l'accesso alle fonti di stampa estera in modo veloce e diretto. Da sempre appassionato di economia, macroeconomia e finanza ha avviato da anni contatti per lo scambio di informazioni con economisti e traders in Italia e all’estero.
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