Dopo l’Antitrust, che sta indagando su Amazon per presunto abuso di posizione dominante ora ci si mettono anche le false recensioni. Secondo The Hustle la versione Amazon americana sarebbe costellata da recensioni false ossia scritte da persone pagate per dare 5 stelle a determinati prodotti in vendita.

Il fenomeno delle recensioni false

Amazon in questo caso non sarebbe coinvolta, in quanto il presunto business sarebbe esterno al colosso, anzi tutto ciò potrebbe causare dei problemi all’e-commerce stesso. Secondo quanto riporta The Hustle, infatti, il fenomeno delle fake review negli Usa è reale.

Riportando l’esempio della ricerca della parola “iPhone Charger” su Amazon.com è emerso che nei primi 10 risultati ci sono prodotti inadeguati e addirittura pericolosi ma che stranamente possiedono 5 stelle.

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Amazon, in tutto questo, potrebbe fare ben poco anche se la lotta al fenomeno appare scontata. Dietro ci sarebbero delle vere e proprie organizzazioni che offrono recensioni a pagamento per portare alcuni prodotti in cima alle ricerca, e di conseguenza aumentare il fatturato. Sarebbe emerso che molti gruppi Facebook avrebbero lo scopo di reclutare persone pronte a scrivere recensioni false dietro compenso, anche 200 o 300 dollari al mese, per lasciare feedback positivi.

Amazon starebbe cercando di fermare il business delle fake review

Il colosso starebbe cercando di arginare questo fenomeno come ha riportato in una nota: “Anche una sola revisione non autentica per noi è troppo. Abbiamo linee guida chiare sulla partecipazione alle recensioni sia per i revisori sia per venditori e sospendiamo, blocchiamo e intraprendiamo azioni legali contro chi viola le nostre linee guida. Il nostro team indaga sulle revisioni sospette, collabora con i siti di social media per bloccare le revisioni non autentiche alla fonte, persegue azioni legali per impedire ai trasgressori di pianificare usi impropri delle recensioni e fornisce nuove informazioni all’interno dei nostri sistemi automatizzati in modo da migliorarli continuamente e renderli più efficaci nel rilevare le violazioni”.

Nel frattempo, il colosso è nel mirino dell’Autorità per presunto abuso di posizione dominante, un’indagine che andrà avanti fino al 2020.

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