Si avvicina la stagione balneare che dovrebbe ripartire a giugno contagi da coronavirus permettendo. Da settimane ormai si parla di come dovrebbero cambiare le spiagge e quali regole saranno messe in atto per permettere agli italiani di andare in spiaggia in tutta sicurezza durante l’estate. INAIL ha pubblicato un documento tecnico in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità in cui vengono fornite le linee guida per le spiagge libere e gli stabilimenti balneari. 

Le linee guida per le spiagge, app e prenotazioni obbligatorie

Al momento non è chiaro quando riapriranno gli stabilimenti balneari ma l’ipotesi tra il 18 maggio o i primi di giugno appare plausibile.

Nelle linee guida vengono indicati dei piani da parte delle autorità locali per evitare affollamenti sulle spiagge, anche tramite prenotazione o fasce orarie. Come si era ipotizzato in precedenza saranno differenziati i percorsi di entrata e uscita con una segnaletica specifica mentre sembra certo che gli ombrelloni dovranno rispettare una distanza di 5 metri da uno all’altro o di 4 metri e mezzo tra quelli della stessa fila, ombrelloni che saranno assegnati allo stesso nucleo familiare. Mentre sdraio, lettini, e sedie dovranno comunque trovarsi a 2 metri dall’ombrellone.

Tra i grandi cambiamenti anche il divieto di praticare attività ludico sportive o feste ed eventi che vadano a creare assembramenti. Sarà obbligatorio indossare la mascherine fino al raggiungimento dell’ombrellone e quando si andrà via. Si consiglia anche di installare dispenser per l’igiene delle mani nelle diverse aree dello stabilimento. 

Spiagge libere e perplessità delle Regioni

Per quanto riguarda le spiagge libere, bisognerà fissare dei cartelli in varie lingue che indichino i comportamenti da seguire dando la precedenza all’obbligo di mascherine e il distanziamento sociale e andrà tracciato il perimetro di ogni allestimento di ombrellone. Si pensa anche a delle app per le prenotazioni online e i turni e di vietare la respirazione bocca a bocca da parte del bagnino nel caso di difficoltà in acqua.

 

Per quanto riguarda le prenotazioni, saranno favorite soprattutto perché in questo modo si potrà risalire ai contatti in caso di soggetti positivi. Infine saranno vietati anche assembramenti in acqua. Questo significa che il bagno sarà garantito ma a distanza. 

Le linee guida proposte però non sono state accolte in maniera positiva da tutte le regioni. La Liguria ad esempio ha lamentato che con questo sistema si andranno a perdere il 75 per cento dei posti. 

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