Un solo post sui social ha fatto guadagnare circa 9,6 miliardi di dollari. Non stiamo parlando di un influencer, anche se il confine tra questo mondo e quello degli investimenti è diventato labilissimo negli ultimi tempi. E’ tornato attivo su X dopo tre anni “Roaring Kitty”, ossia tale Keith Gill, analista finanziario che agli inizi del 2021 avviò una discussione su Reddit per sostenere le azioni GameStop e altri titoli in borsa oggetto di vendite allo scoperto. Il disegno di un uomo seduto su una sedia con la schiena inclinata in avanti, nulla che possa collegare l’immagine a un qualche suggerimento per investire in borsa.

Tanto è bastato per mandare il titolo del retailer americano alle stelle: +180% in appena due sedute. Valeva 17,46 dollari al termine della settimana scorsa, mentre ieri chiudeva a 48,75 dollari. La capitalizzazione è passata da 5,35 a 14,93 miliardi.

Tornano le meme stock

Non esiste alcuna ragione valida per acquistare azioni GameStop a prezzi superiori a quelli delle sedute passate. Non sono arrivate affatto notizie positive riguardo al business aziendale. Sappiamo, invece, che al termine della giornata di contrattazioni di lunedì gli investitori che avevano scommesso al ribasso, risultavano avere perso oltre un miliardo. E fu così che nacque il fenomeno delle meme stock agli inizi del 2021, una sorta di vendetta organizzata sul forum di Reddit ai danni degli “speculatori” che osavano shortare i titoli.

Il boom delle azioni GameStop ha coinvolto anche questa volta Amc Entertainment: +135% in due sedute. La capitalizzazione è salita di circa 1,15 miliardi. La società è a capo di una catena di cinema sul territorio americano e anch’essa fu beneficiaria dell’ondata inattesa di acquisti in borsa oltre tre anni fa.

Azioni GameStop in bolla

In questo momento, i dati del pre-market dicono che le azioni GameStop ripiegherebbero di circa il 10%. Un trend naturale dopo l’esplosione dei giorni scorsi.

Alcuni azionisti vorranno realizzare i guadagni virtuali messi a segno in così breve tempo. A meno di immaginare un’impennata dei profitti, non si vede ragione per tenere in portafoglio un titolo che prezza oltre 2.220 volte gli utili degli ultimi dodici mesi al 31 marzo scorso. Siamo in presenza di una bolla finanziaria bella e buona. Si compra per il semplice motivo che gli altri lo fanno e nella convinzione che la quotazione salga ulteriormente. Un gioco d’azzardo.

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