Quanto guadagna un amministratore delegato delle banche? Tanto, anzi tantissimo, anche 100 volte in più rispetto ad un dipendente della banca che dovrebbe lavorare tre vite per avere la stessa retribuzione annuale. A sostenerlo è uno studio del sindacato First Cisl, riportato da Ansa,  il quale ha raffrontato il salario dei dipendenti delle banche con quelli degli ad che, in alcuni casi, arrivano a prendere fino a 122 volte in più. Lo studio fa emergere delle diseguaglianze enormi che lo stesso segretario First, Giulio Romani, ha considerato inaccettabile spiegando che “serve una legge che raccolga le norme europee e internazionali e almeno un terzo dei salari manageriali deve essere vincolato all’effettivo conseguimento di obiettivi, verificabili, di natura sociale quali, ad esempio, la crescita dell’occupazione, la stabilità di valore dei prodotti finanziari emessi, la qualità del credito erogato e l’offerta di educazione finanziaria alla clientela”.

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Gli amministratori delegati e il salario stellare

Bisogna dirlo, gli ad delle banche guadagnano stipendi stellari se raffrontati con quelli dei dipendenti dello stesso settore. L’indagine ha fatto anche degli esempi pratici per capire più o meno i reali importi. Ad esempio Jean Pierre Mustier, ad di UniCredit, incasserebbe 6.200 euro al giorno con la parte azionaria, totale 2,3 milioni di euro che raffrontati ai salari medi del gruppo sono pari a 53. Carlo Messina, amministratore delegato di Intesa avrebbe incassato 5,5 milioni di euro; ci vorrebbero 122 dipendenti per raggiungere tale cifra. Incassi imponenti anche per Marco Morelli, ad del Monte dei Paschi, con 1,1 milione raffrontato alla paga di 22 dipendenti, Giuseppe Castagna del Banco Bpm e Victor Massiah, di Ubi, con 1,5 e 1,6 milioni di euro. A scendere ci sono Paolo Fiorentino, ad di Carige, che ha incassato 723 mila euro, e Mauro Selvetti di Creval.

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