Nel programma europeo su cui lavorerà Paolo Gentiloni c’è anche un’assicurazione europea contro la disoccupazione. Si tratta di una misura che dovrebbe proteggere i cittadini dai rischi che corrono sui posti di lavoro.

Che cos’è l’’assicurazione europea contro la disoccupazione

Nel programma anche la promozione del “Green Deal”, la realizzazione della Web tax, un progetto per combattere le diseguaglianze e una riforma di Dublino sui migranti. In un’intervista concessa a La Stampa, Gentiloni ha parlato di crescita sostenibile sul piano ambientale e sociale.

Il nodo fondamentale è quello che riguarda il sussidio contro la disoccupazione, un tema molto caro all’Italia dove il problema del lavoro è sempre centrale. Paolo Gentiloni ha spiegato, a tal proposito, che “Una delle missioni principali che la presidente von der Leyen mi ha affidato è di guidare il lavoro per definire un’assicurazione europea contro la disoccupazione con l’obiettivo di proteggere i cittadini europei dai rischi che corrono sui posti di lavoro a causa di situazioni di crisi, degli choc dall’esterno. Mettere in piedi questa assicurazione Ue contro la disoccupazione sarà una partita di enorme valore concreto e simbolico”. Nella pratica il sussidio vuole essere uno strumento per evitare la caduta della domanda aggregata in tutti quei casi in cui sale la disoccupazione, uno strumento che eviterebbe anche la caduta del Pil. Andrebbe quindi  ad agire nel caso di disoccupazione di lunga durata.

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Gli altri punti chiave, dal  Green deal agli investimenti sulla formazione

Nel programma, anche investimenti sulla formazione, educazione e ricerca, il Green deal per riprendere la via della crescita sostenibile, la web tax europea, la revisione delle tasse sull’energia. Occhi puntati sulla competitività europea su digitale ed innovazione.

Sempre nell’intervista al quotidiano torinese, Gentiloni spiega che “l’Europa non può essere una colonia di multinazionali di altre nazioni. E per essere competitivi servono grandi investimenti su educazione, formazione, ricerca ed atenei di eccellenza”.

Sull’accordo di Dublino, Gentiloni spiega che non sarà facile ma sottolinea che la Commissione potrà dare un contributo per cambiare le regole sull’asilo e controllo delle frontiere sempre nel rispetto dei principi umanitari. In merito alla Web tax si dovrebbe auspicare una soluzione entro il 2020 in ambito Ocse o G20 o una web tax europea.

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