Chiusura ipermercati Auchan: ecco quanti sono i lavoratori a rischio

Ancora realtà in crisi, dopo Trony anche Auchan è entrata nel vortice delle chiusure dei punti vendita e a rimetterci sono i lavoratori.
di
7 anni fa
1 minuto di lettura
La notizia della chiusura degli ipermercati Auchan di Napoli e Catania è stata tra le più lette nella giornata di ieri, considerata la modalità con cui è avvenuta la serrata dei due esercizi commerciali. Tra i dipendenti della nota catena di supermercati e ipermercati francese cresce ora dopo ora il timore di rimanere senza il proprio posto di lavoro. La crisi, dunque, non colpisce soltanto settori come l’elettronica di consumo (vedi l’approfondimento sugli attuali problemi in casa Trony, Mediaworld e Euronics), ma anche aziende che si occupano della vendita di alimentari e la gestione di altri campi.

Gli ipermercati Auchan chiusi

Attraverso una nota ufficiale, Auchan Retail Italia spiega di aver deciso di interrompere le attività commerciali presso gli ipermercati di Napoli (via Argine) e Catania (via La Rena) a causa delle difficoltà economiche palesate dai due esercizi. Tra le righe del comunicato, Auchan Retail Italia fa intendere che tutti fossero a conoscenza della decisione che sarebbe stata assunta, azione che porterà alla chiusura definitiva dei due ipermercati menzionati qui sopra entro la fine del mese di aprile. In un’altra nota, la UilTucs fa sapere di non essere stata avvertita della vicenda, esprimendo solidarietà alle lavoratrici e ai lavoratori coinvolti.

Quanti rischiano il posto di lavoro

Nell’ipermercato Auchan in via Argine, a Napoli, erano occupati circa 153 dipendenti. Per loro il futuro sembra essere meno fosco rispetto a quello dei colleghi che prestavano servizio presso il punto vendita di Catania. Infatti, Auchain Retail Italia rivela di aver già un accordo preliminare per l’affitto del settore alimentare ad un non meglio precisato imprenditore locale. L’Auchan di San Giuseppe La Rena (Catania) dava lavoro a 101 persone, che da cinque anni percepiscono gli ammortizzatori sociali, come riferito dalla Filmcams Cgil di Catania. Un confronto tra le parti (presenti i rappresentanti dell’azienda) si terrà il prossimo 6 aprile.

sul tema ECONOMIA

Con il salario minimo nessuno prenderà meno di mille euro di stipendio?
Articolo precedente

Stipendio in contanti: da luglio buste paga tracciabili

Articolo seguente

Fiat offerte auto aprile 2018 e incentivi rottamazione: info 500 L Mirror e in regalo Samsung Galaxy S9