Come cambiano i consumi degli italiani? A dircelo i dati Istat elaborati dal Sole 24 Ore in cui è emerso che gli italiani spendono di più per vacanze, formazione, mezzi di trasporto e sanità. I cambiamenti maggiori sono avvenuti negli ultimi 5 anni e a pesare anche il possibile aumento dell’Iva. 

Aumento Iva e spese per abitazione

Il paniere di spesa a parità di potere di acquisto, tenuto conto di 274 voci e 12 settori di consumo, porterebbe a 538 euro di rincari per le famiglie causati dall’aumento dell’Iva.

Rispetto a qualche anno fa, il budget degli italiani non è cambiato molto ma rispetto al 2001, come fa notare Il Sole 24 Ore, è sceso del 7%. Il picco del crollo è avvenuto nel 2013 mentre la ripresa tra il 2016 e il 2017. 

Ma come spendono gli italiani? Un terzo della spesa, circa 920 euro, riguarda l’abitazione, che siano rate di affitti o mutui, manutenzione dei sistemi di riscaldamento, i servizi di allarme e videosorveglianza, raccolta rifiuti, energia elettrica, per cui la spesa media è di 49,8 euro mensili, il gas, 55 euro e 14,7 euro per la fornitura dell’acqua. Ci poi sono altre voci legate alla manutenzione straordinaria che incide per circa 288 euro annui. 

Gli italiani poi spendono mediamente 462 euro al mese per la spesa alimentare. A costare di più, e quindi a pesare sul bilancio, il costo della frutta e verdura mentre sono scesi i costi per carni diverse, latte fresco e margarina. 

Spesa per vacanze e svago

Gli italiani spendono di più per l’istruzione, in particolare l’Università con un aumento di circa 16 euro, ma anche strutture ricettive e ristoranti, dove mediamente la spesa è di 130 euro mensili. Nonostante la crisi gli italiani non rinunciano a cenare o pranzare fuori, la spesa per i pasti fuori casa è di circa 80 euro al mese ma anche le spese per hotel, case vacanze e alberghi è in salita mentre scendono quelli per campeggi, ostelli e villaggi.

Per i trasporti poi si spendono 292 euro al mese, divisi tra auto e spesa per il carburante e costi per bus e metropolitane.

Gli italiani, inoltre, non rinunciano all’estetica, parrucchieri e trattamenti di bellezza , sono aumentati anche i consumi di app e software mentre in leggero calo sono i costi per cinema, teatri e concerti.

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