Il mercato era in grande attesa di capire se il boom in borsa dell’ultimo anno fosse ancora giustificabile o da considerarsi al capolinea. E nelle ore precedenti alla pubblicazione dell’ultima trimestrale, le quotazioni erano scese fino a sfiorare il -4% dopo il -4,5% accusato nella seduta di martedì. I conti di Nvidia, però, hanno mutato in positivo l’umore di analisti e investitori. Nelle contrattazioni afterhours, cioè a borsa chiusa, le azioni sono balzate del 9% a quasi 736 dollari.

E non poteva essere altrimenti. Nel trimestre al 31 gennaio, la società ha maturato ricavi in crescita su base annua del 265% a 22,1 miliardi di dollari. Il fatturato dell’intero esercizio risulta così salito a 60,9 miliardi, più dei 59 stimati.

Trimestre in corso atteso meglio delle previsioni

Per il trimestre in corso, i conti Nvidia continuerebbero a rivelarsi migliori delle previsioni con ricavi attesi intorno ai 24 miliardi contro i quasi 22 miliardi sino a ieri ipotizzati dal mercato. Ed è esploso anche l’utile netto: 12,285 miliardi tra ottobre e gennaio, in rialzo del 769% rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente. Il margine lordo è passato dal 63,3% al 74%. E altro dato fondamentale: per oltre l’83% i ricavi trimestrali sono arrivati dai Data Center, qualcosa come 18,4 miliardi.

Conti Nvidia rilanciano l’Intelligenza Artificiale

In buona sostanza, la società nata nel 1993 a Santa Clara, California, si è trasformata definitivamente in un colosso dell’Intelligenza Artificiale. In precedenza, vendeva schede grafiche per videogiochi. Ecco perché i conti Nvidia erano così attesi. Un eventuale rallentamento della crescita avrebbe segnalato una frenata di questo nuovo comparto dell’economia mondiale. E ciò stava portando a interrogarsi circa l’opportunità di continuare ad inserire in portafoglio le azioni societarie, che nell’ultimo anno erano salite di oltre il 230%. La capitalizzazione, ai prezzi indicati dalle contrattazioni afterhours, si porterebbe sopra 1.800 miliardi, dietro solo a Microsoft e Apple.

L’umore dei mercati non può che essere positivo ad inizio seduta di oggi. Lo testimonia la Borsa di Tokyo, che proprio in chiusura (per il fuso orario) ha segnato nuovi record storici, superando i precedenti del 1989. L’Intelligenza Artificiale è e resta il business con cui gli investitori vorranno confrontarsi nei prossimi mesi e anni. Il rischio bolla è sempre dietro l’angolo. Pensate alla cosiddetta “new economy” ad inizio millennio. Nello specifico, poi, bisogna anche considerare una peculiarità non emersa dai conti Nvidia: la società non produce materialmente nulla.

Borse verso un’apertura in rialzo

I chip vengono commissionati a società come Tsmc, che ha sede a Taiwan, l’isola rivendicata dalla Cina di Xi Jinping. Se da un lato l’assenza di fabbriche riduce all’osso i costi di produzione – vedi i margini stratosferici – dall’altro costituiscono un rischio per la stessa Nvidia. Questa dipende essenzialmente dalla capacità produttiva di società esterne non controllate e che a loro volta sono sempre più oggetto delle tensioni geopolitiche, specie tra Occidente e Cina.

Ma per questo c’è tempo. L’umore in queste ore è positivo tra gli investitori, con i futures sul Nasdaq in rialzo dell’1,59% mentre scriviamo. E anche l’apertura delle borse europee dovrebbe essere all’insegna del segno positivo.

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