Sale il prezzo dei future Ttf nel mercato del gas di Amsterdam. Si parla di un aumento percentuale del 5,15% con il prezzo che ora arriva a 40,43 euro per megawattora. La guerra tra Russia e Ucraina è strettamente legato a tale incremento dei prezzi, e infatti è stata l’ultima offensiva degli ucraini nella regione di Kursk in Russia ad aver provocato tale aumento. Nel sito in questione, infatti, solo negli ultimi mesi ha visto il passaggio di 42 milioni di metri cubi di gas russo al giorno.

Si tratta quindi di un punto strategico fondamentale per il transito della materia in Europa.

Un attacco che inguaia l’Europa

È chiaro ormai che la guerra tra Russia e Ucraina si sta trasformando in un vero e proprio boomerang per l’Europa. Mentre gli USA hanno trovato il modo, come sostengono alcuni detrattori, di fare ora anche la guerra in smart working (cioè, tali detrattori sostengono che la sfida tra russi e ucraini è fortemente voluta dagli USA che hanno trovato quindi il modo di fare una guerra senza partecipare in prima persona), l’Europa si trova a fare i conti con le conseguenze di tale conflitto bellico. La stazione colpita dall’attacco ucraino, come abbiamo visto, permette il transito del gas russo in Europa attraverso l’Ucraina.

A farne di più le spese, qualora le interruzioni del sito venissero completamente bloccate, sarebbero paesi come Slovacchia, Ungheria, le quali dipendono fortemente da queste risorse. L’alternativa a quel punto per loro sarebbe quella di trovare nuove fonti, cosa che comporterebbe comunque un aumento dei costi per l’arrivo del gas. La Commissione Europea comunque ribadisce il diritto dell’Ucraina di difendersi, anche a spese di siti che risultano così importanti dal punto di vista strategico ed economico.

Gas in aumento a causa della guerra

Con la guerra in corso, prosegue anche l’aumento del gas.

Era inevitabile, viste anche le premesse e quanto successo finora, con tanti Paesi ancora vincolati alle forniture russe. L’attacco di Kursk però ha provocato a quanto pare più preoccupazioni del solito. Naturalmente, non è solo l’economia a temere, c’è anche da considerare le vittime di una guerra che orma sembra destinata a continuare ancora per molto. I danni all’antico monastero di Kursk hanno causato un decesso, oltre che la fuga del padre superiore e dei suoi confratelli. Insomma, oltre al problema del gas, c’è anche quello al patrimonio culturale e religioso, oltre che alle vittime innocenti.

Ferito anche un corrispondente russo durante l’attacco, mentre il ministero della Difesa afferma di essere riuscito a fermare il tentativo da parte delle forze armate ucraine di penetrare all’interno della regione. Ma la rivalsa ucraina non si ferma, del resto dopo l’invasione russa il Presidente Zelensky si sente legittimato a contrattaccare con ogni mezzo. Ecco quindi che arrivano e altri F-16, aerei che rappresentano un elemento chiave nella strategia ucraina contro la Russia. Infatti, la sola presenza sembra aver creato il panico nelle truppe russe.

I punti chiave…

  • l’attacco nella regione di Kursk in Russia ha colpito un sito importante per il passaggio del gas in Europa;
  • subito si parla di nuovo aumento, ora attestato al 5% in più;
  • il prezzo del gas ora è di 40,43 euro per megawattora.