Estate torrida, caldo record come non si sentiva più da anni. E così il 2017 potrebbe passare alla storia per le temperature afose, che tra qualche ora dovrebbero lasciare l’intero territorio nazionale, grazie all’aria fresca in arrivo dall’Atlantico. Ma c’è un comparto dell’economia italiana che fa festa per il gran caldo e sono le gelaterie. I consumi di gelato in Italia risultano già cresciuti del 10% su base annua, secondo l’Osservatorio Sigep di Rimini, che rileva come accanto ai gusti tradizionali, siano in crescita quelli legati più all’esotico e che diano ai consumatori una sensazione di freschezza.

Per questo, oltre ai tradizionali cioccolato e pistacchio, avanzano molto il lime, lo zenzero, la menta e il cocco, oltre al ginger, una delle vere novità di quest’anno. (Leggi anche: Gelato, tendenze estate 2017)

Il gelato italiano non è solo un prodotto di punta del made in Italy, che si contraddistingue per qualità delle materie prime utilizzate, tanto da non venire più spesso nemmeno tradotto nelle altre lingue, a conferma della nostra specificità; parliamo di un business, che nel mondo è stimato in 15 miliardi di euro e con una crescita annua nell’ordine del 4% tra il 2015 e il 2018. Si pensi che il 5% dei 14,3 miliardi di dollari di gelati venduti negli USA sarebbe italiano e che i ritmi di crescita qui appaiono impressionanti, pari a circa un terzo in più dello scorso anno.

Italia prima produttrice di gelato in Europa

E l’Eurostat conferma il primato del gelato italiano nella UE con una produzione pari a 595 milioni di litri, superando quella della Germania a 515 milioni e i 454 milioni della Francia. Negli anni passati non era stato così, con i tedeschi stabilmente primi e i francesi che ci avevano persino soffiato il secondo posto. Adesso, invece, quasi un gelato su cinque in Europa (19%) è prodotto nel nostro paese.

Le gelaterie in Italia sono 19.000 e mostrano una costante crescita, impiegando al momento 69.000 occupati e generando un business da 1,4 miliardi di euro all’anno. La gestione è quasi sempre familiare e forse anche per questo si ha il paradosso che figuriamo solo al quinto posto in Europa per esportazioni di gelato, dietro a Germania, Francia, Belgio e Olanda.

In realtà, alcune ragioni spiegherebbero tale apparente anomalia. Per prima cosa, siamo anche i primi consumatori di gelato nel Vecchio Continente, per cui rimane ben poco da esportare rispetto alla produzione totale. Secondariamente, il gelato italiano è un prodotto essenzialmente artigianale, che non riesce facilmente ad essere esportato, contrariamente alle produzioni industriali nel resto del continente. Del resto, il gelato italiano viene “esportato in loco”, se è vero che diventa attrazione principale per milioni di turisti stranieri ogni anno. Perché come disse a una TV tedesca negli anni Ottanta l’indimenticabile Domenico Modugno, “due cose in Italia non mancano mai: il gelato e i tedeschi”. E tra di loro sarebbero molto legati. (Leggi anche: Gelato Festival Milano 2017)