Il cancelliere Olaf Scholz si è fatto male cadendo mentre faceva jogging. Si è presentato in pubblico con una benda sull’occhio destro e, quasi divertito, ha dichiarato di aspettarsi i meme. Un piccolo incidente, che non gli impedirà di vedere, tuttavia, le condizioni in cui versa l’economia in Germania. Questa mattina, il dato sugli ordini industriali a luglio è stato agghiacciante: -11,7%. E’ stato il peggiore dall’aprile del 2020, mese che risentiva delle chiusure anti-Covid. In pratica, anche il terzo trimestre dell’anno è partito molto male.

Il PIL tedesco era andato in recessione tra fine 2022 e inizio 2023 e nel secondo trimestre era rimasto piatto. C’è il serio rischio che torni a scendere tra luglio e settembre. Gli organismi internazionali certificano che la Germania sarebbe quest’anno l’unica grande economia ad avere il segno meno.

Poiché raramente i guai si presentano da soli, ecco che nei giorni scorsi è saltato fuori un vero scandalo che riguarda i conti pubblici tedeschi. La Corte dei Conti ha bocciato le operazioni “problematiche” del ministro delle Finanze, Christian Lindner. Questi ha utilizzato speciali veicoli finanziari, noti come Sondervermögen, per spostarvi voci di spesa pluriennali e farsi risultare così un deficit più basso. Ad esempio, i giudici hanno eccepito che l’anno prossimo il disavanzo fiscale non sarà dello 0,4%, bensì del 2,4% del PIL. In valore assoluto, schizzerà da 16,6 a 85,7 miliardi.

Lassismo fiscale mascherato da austerità

E sapete quali sono le voci di spesa spostate in questi veicoli? I 100 miliardi per potenziare la spesa militare a favore del Bundeswehr e altri 212 miliardi per la lotta ai cambiamenti climatici. In altre parole, la Germania finge di poter adempiere agli impegni internazionali e alle costose politiche del suo governo a favore dell’ambiente. In realtà, sta facendo tutto a debito. Ironia della sorte, le accuse pendono sulla testa di un “falco” dell’austerità fiscale come Lindner, che è anche a capo dell’FDP, il partito dei liberali tedeschi.

Avrebbe dovuto riportare i conti pubblici in pareggio, mentre i giudici lamentano che starebbe aggirando la regola costituzionale del Schuldenbremse (freno al debito). Essa fu sospesa dal 2020 per consentire al governo di reagire alla pandemia.

Quale sarà la credibilità di Berlino nel trattare sulla riforma del Patto di stabilità? La Germania pretende regole fiscali più stringenti per i paesi dell’Unione Europea. Senonché si scopre che per centrare i suoi obiettivi fiscali sta truccando i conti pubblici. Quasi una pena del contrappasso, se pensiamo che una decina di anni fa Berlino fu capofila di chi guidò il fronte degli inviperiti contro i conti truccati della Grecia. Tutto questo avviene con l’AfD al 20%. Il partito della destra euro-scettica è accusato da tutti gli altri di ispirarsi al nazismo, di essere xenofobo. Ci sarà da ridere se, alle elezioni europee, si scoprirà che sia o primo o secondo partito più votato. Questo suggeriscono da mesi i sondaggi.

Credibilità Germania su conti pubblici vacilla

La credibilità del governo Scholz si sta sbriciolando agli occhi dei tedeschi giorno dopo giorno. Più di due cittadini su tre ritengono che non sia capace di adempiere al proprio mandato. Questa è la prima volta dal Secondo Dopoguerra che in maggioranza vi sono tre partiti. Le istanze dei socialdemocratici si mescolano a quelle dei Verdi e dell’FDP. Risultato: un pastrocchio di leggi di spesa confliggenti tra loro e assenza di indirizzo politico sia nella Germania stessa che in sede europea.

La storia dei conti pubblici truccati non va presa alla leggera. Dopo i rilievi dei giudici, o Lindner alza il deficit-obiettivo o rinuncia almeno a parte delle spese autorizzate. Nel primo caso, la Germania avrà qualche problema a trattare da una posizione di forza sulle regole fiscali europee.

Nel secondo, rischia di venire giù la maggioranza. Berlino pensava tra l’altro di affrontare il riassetto geopolitico scaturito da pandemia e guerra grazie agli aiuti di stato. A differenza degli altri paesi, può permettersi di erogare decine di miliardi di euro a favore delle imprese e dei consumatori. Tuttavia, credeva che tali stanziamenti sarebbero rimasti nascosti al bilancio pubblico ufficiale. Non sarà così. Qualcuno in Germania ha svelato il trucco. Ed è imbarazzante!

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