Per l’anno 2021 il settore della Grande Distribuzione dovrà affrontare cambiamenti già in atto e dovrà implementare sistemi di controllo gestionale per ottimizzare il flusso di liquidità.

Grande Distribuzione Organizzata: la performance durante la pandemia

Secondo quanto riportato dai dati dell’analisi Cerved il settore della Grande Distribuzione (GDO) ha subito un calo complessivo del 16%.

Il dato si riferisce a tutte le referenze vendute su larga scala e non solamente al comparto alimentare.

Il calo subito dalla Grande Distribuzione Organizzata interessa prevalentemente referenze di categoria merceologica non alimentare.

Tuttavia, la Grande Distribuzione Organizzata ha realizzato importanti mark up di fatturato dovuti al ricorso da parte dei consumatori del canale di vendita dei supermercati, della piccola vendita al dettaglio e dei discount, in particolare per l’acquisto di prodotti alimentari ed articoli per l’igiene e la cura della persona.

Retail: la minore preferenze per il supermercato

Durante il lockdown imposto dal Governo per combattere la diffusione del Covid, il canale del supermercato ha subito un lieve rallentamento, in quanto il consumatore medio ha preferito rivolgersi agli esercizi di vicinato ed ai piccoli distributori locali per motivi di prossimità e per la non possibilità di allontanarsi dai comuni di residenza.

Bisogna anche notare che i supermercati online non sono riusciti a fare fronte all’improvviso e vertiginoso aumento della domanda.

Grande Distribuzione Organizzata: cosa cambierà nel 2021?

Da quanto emerge dall’Osservatorio sulla GDO alimentare italiana e internazionale realizzato dall’area studi di Mediobanca, l’anno 2020 è stato eccezionale ma il ritorno alla normalità porterà al calo dei mark up nel settore retail.

Si stima un calo atteso pari al -1,6% per l’anno 2021, ma il settore dovrebbe crescere del +3,3% nel prossimo biennio.

Grande Distribuzione Organizzata: quali previsioni per l’anno 2021?

Il ritorno alla “normalità” sarà molto lento: secondo le previsioni dell’IRI sul trend del largo consumo, i supermercati dovranno fare i conti con le difficoltà economiche di numerose famiglie.

Visto che i consumi fuori casa non torneranno velocemente ai valori pre-pandemia, le spese domestiche continueranno ad assorbire una parte dei consumi che in precedenza era effettuata fuori casa.

Anche lo smart working continuerà a mantenere una buona parte dei consumi alimentari in ambito domestico.

Dal punto di vista digitale continueranno a crescere le imprese che hanno avviato servizi come la prenotazione spesa tramite email, WhatsApp e tramite social network.