Più volte si è parlato del business dell’acqua in bottiglia, un giro d’affari che solo in Italia è ben radicato. In realtà l’acqua del rubinetto in quasi ogni zona dello Stivale è buona e, addirittura, secondo alcuni studi è tra le migliori d’Europa ma nonostante tutto più della metà delle famiglie spende circa 240 euro l’anno per acquistare l’acqua in bottiglia. A dirlo alcuni dati del Censis. 

Quanto si spende per l’acqua in bottiglia

La spesa per l’acqua in bottiglia, ovviamente, si accompagna ai numeri abbastanza alti relativi alla quantità di acqua bevuta.

Ogni italiano, mediamente, ne beve 208 litri contro una media europea di 106 litri. Solo il Messico ci supera con 244 litri. E’ di pochi mesi fa la nuova direttiva dell’UE sulla riduzione dell’utilizzo dell’acqua in bottiglia soprattutto per una questione di rifiuti. Basti pensare, infatti, che nel nostro paese si utilizzano 30 bottiglie al giorno di plastica e 7 di vetro e alla fine dell’anno queste si trasformano in rifiuti. 

Il giro d’affari dell’acqua minerale in Italia 

In Italia, dunque, il giro d’affari dell’acqua minerale in bottiglia continua a dare i suoi frutti. Secondo una ricerca di Legambiente e Altreconomia, si stima a 10 miliardi il business legato all’acqua minerale e  un fatturato di 2,8 miliardi per le aziende che si occupano dell’imbottigliamento mentre nelle casse dello Stato arriva solo lo 0,6% per merito dei canoni molto bassi. Gli ambientalisti, infatti, chiedono da anni più regole di assegnazione e gestione relative alle concessioni di beni comuni naturali. 

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L’economia circolare dell’acqua del rubinetto 

Mentre in Italia spopola l’acqua minerale i dati confermano la buona qualità di quella del rubinetto che fa bene all’ambiente e all’economia.

A tal proposito, in occasione del Festival dell’Acqua di Venezia Utilitalia, la Federazione delle imprese idriche ha lanciato lo slogan  “La tua acqua, il nostro impegno” con l’hastag #insiemeperlacqua. Si tratta di una campagna di sensibilizzazione che coinvolge le aziende del servizio idrico. Secondo il presidente di Utilitalia, Giovanni Valotti, l’acqua del rubinetto “E’ un esempio virtuoso di economia circolare, con migliaia di controlli di qualità giornalieri e una filiera che occupa oltre 100mila persone per garantire ai cittadini un’acqua sicura, ecologica ed economica“. Servono però degli investimenti, pari a 7,2 miliardi di euro, per continuare a garantire questa qualità ed evitare fenomeni di siccità.

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