L’affaire Neymar potrebbe portare benefici non solo al Paris Saint-Germain, ma a tutta la Ligue 1, la massima divisione di calcio francese. L’ex attaccante del Barcellona è stato strappato al club catalano quest’estate per una cifra record di più di 500 milioni di euro. Oltre a pagare 222 milioni per la clausola rescissoria, il fondo qatarino proprietario del PSG ha offerto al 25-enne brasiliano uno stipendio lordo annuo di 60 milioni, a cui si sommano bonus e commissioni. Al netto, farebbero 30 milioni all’anno, che comprensivi di bonus e diritti d’immagine sfiorano i 37 milioni, pari a oltre 3 milioni al mese, a 100.000 al giorno, a 4.000 euro l’ora e a 70 euro al minuto.

Cifre da capogiro, che si giustificherebbero con la vivacizzazione del campionato di calcio in Francia, sinora privo di grandi talenti e molto indietro per importanza e incassi rispetto ai concorrenti di Premier League, Liga spagnola, Serie A e Bundesliga. (Leggi anche: L’affare Neymar e quello scandalo legato a Sarkozy)

Ma i tempi della Cenerentola tra le grandi europee sarebbero finiti, perché la Ligue 1, approfittando del momento caldo dell’arrivo di Neymar al PSG, vorrebbe già dal prossimo mese tenere l’asta per l’assegnazione dei diritti TV dalla prossima stagione. In corsa vi sarebbero la nazionale Vivendi, che controlla oggi tra le polemiche note la compagnia italiana TIM ed è socio di minoranza in Mediaset, e la qatarina BeIn, che già trasmette le partite di calcio dei campionati minori di Thailandia e Malaysia. Dall’asta, i dirigenti della lega francese si aspettano di incassare fino a 1,2 miliardi di euro all’anno, una cifra nettamente superiore ai 750 milioni spuntati con il contratto in corso. Sarebbe il secondo contratto più caro in Europa, dopo quello della Premier League in corso di quasi 2 miliardi, superando i poco meno di 1,2 miliardi dei tedeschi, i 950 milioni delle squadre italiane e i 900 di quelle spagnole.

Nuovi contratti di calcio con clausole più costose

Il solo Neymar sarebbe in grado, quindi, di apportare alla Ligue 1 almeno parte di quei +4-500 milioni di euro all’anno stimati. Il campionato francese sarebbe diventato improvvisamente più appetibile sia per i tifosi transalpini, che non vanno esattamente matti per questo sport, sia per quelli esteri. La scommessa dei 20 club francesi sta nell’espandersi sui mercati asiatici, dove sinora sono molto deboli, specie in confronto con le squadre di calcio inglesi e spagnole. Nuovo pubblico, nuovi soldi. E tutto anche grazie all’attaccante brasiliano, che è costato agli sceicchi del Qatar quanto generalmente vale la rosa di un’intera squadra francese. (Leggi anche: Messi al Manchester City per cifra record? Non più calcio, ma guerra tra sceicchi)

Lo shock per l’addio clamoroso di Neymar è stato forte e non solo a Barcellona, dove il club si sentiva in una botte di ferro per via della clausola dall’importo stratosferico che lo legava al calciatore. Per evitare una fine simile, i nuovi contratti sono stati già siglati con penalità ancora più elevate e potenzialmente impagabili per i casi di rescissione anticipata. Il Real Madrid l’ha portata alla bellezza di un miliardo di euro per Karim Benzema, a 700 milioni ciascuno per Isco e Asensio e a 200 milioni ciascuno per Varane, Marcelo e Llorente.