Era il 4 luglio del 2008, quando le quotazioni del petrolio raggiunsero il loro massimo storico, con il Brent a chiudere la seduta a 146,30 dollari al barile. Fu l’apice, perché alla fine di quell’estate arrivò il crac di Lehman Brothers, che diede vita alla peggiore crisi finanziaria prima ed economica dopo dai tempi della Grande Depressione. Quello stesso anno, il Brent chiuse a 40 dollari. Oggi, lo scenario che stiamo vivendo è simile proprio alla fine del 2008, anzi il prezzo di un barile di greggio risulta oggi mediamente del 25% più economico di allora.
Prezzo benzina più alto di quanto dovrebbe
Sappiamo che il petrolio si acquista in dollari, per cui un raffronto veritiero va fatto, tenendo conto del cambio euro-dollaro. Nel 2008, mediamente esso si attestava a 1,43, mentre il prezzo di un litro di benzina era di 1,3287 euro, quello del gpl di 0,6733 euro e del gasolio per l’auto di 0,5665. Ripetiamo, sono valori medi, perché nel corso dell’anno, le variazioni furono notevoli alla pompa: si passò da un massimo di oltre 1,50 euro al litro per la Super a un minimo di 1,11 euro, riflettendo gli scossoni sul mercato del greggio. In questi primi giorni del 2016, il prezzo medio di un litro di benzina si è attestato a 1,47 euro, quello del gpl a 0,604 e del gasolio per auto a 1,256 euro.
Boom di accise sul carburante
Come mai questa discrepanza abnorme tra andamento delle quotazioni del greggio e quello dei prezzi alla pompa? Vediamo di capirne di più. Nel 2008, su un litro di benzina gravavano imposte (accise + IVA) per 76,14 centesimi al litro, pari al 57,3% del prezzo finale, mentre oggi queste sono cresciute a 98,6 centesimi, pari al 69% del costo complessivo. Dunque, a fronte di un aumento del prezzo di circa 10 centesimi, lo stato ha incrementato la tassazione di 25,5 centesimi al litro rispetto al 2008. Se questa fosse rimasta invariata, quindi, oggi pagheremmo la benzina mediamente intorno a 1,22-1,23 euro, ossia una decina di centesimi in meno, non in più di 8 anni fa. Resta il fatto, però, che anche in quel caso si sarebbe registrato un adeguamento troppo parziale dei prezzi alla pompa rispetto a quelli del mercato petrolifero (-7,5% contro -40%). Anche tenendo conto dell’inflazione cumulata, il calo sarebbe di meno della metà rispetto a quello del greggio. La tassazione complessiva risulta cresciuta anche per il gpl, che sconta 25,6 centesimi al litro tra accise e IVA contro i 22,60 del 2008. L’incidenza sul prezzo finale sale al 42,4% dal 33,6%.