E’ fatta. A differenza degli anni passati, quando era intervenuto persino il presidente francese in persona, Emmanuel Macron, a persuaderlo di restare al Paris Saint-Germain, questa volta Kylian Mbappé è riuscito a coronare il sogno di far parte dei Blancos. Ha appena siglato un contratto con il Real Madrid di Carlo Ancelotti, fresco della 15-esima Champions League portata a casa contro un ottimo Borussia Dortmund, a cui rimane il premio di consolazione di squadra rivelazione della stagione. Re Carlo, com’è ormai noto nel mondo del calcio, ha conquistato il suo quinto massimo trofeo, di cui tre proprio nella capitale spagnola e due con il Milan.

Ingaggio super per Mbappé al Real

Mbappé sarà legato al Real Madrid per le prossime cinque stagioni, cioè fino al giugno del 2029. L’ingaggio che gli spetta, a primo acchito potrà sembrarvi non così spettacolare come dovrebbe essere per una stella del firmamento calcistico: 16,2 milioni di euro a stagione, al netto delle tasse s’intende! Tuttavia, ha incassato la bellezza di 164 milioni alla firma, una sorta di bonus che si riconosce ai giocatori di livello per allettarne il trasferimento. Non saranno incassati tutti in una volta, bensì a rate uguali nei cinque anni successivi di 32 milioni ciascuna. In altre parole, il suo ingaggio effettivo salirà a 48,2 milioni.

Numeri da capogiro per i Blancos

D’altra parte, la società presieduta da Florentino Perez ha chiuso l’ultimo bilancio al 30 giugno 2023 in leggero attivo per 11,8 milioni. I ricavi risultavano essere saliti nella stagione scorsa a 843 milioni, superata la fase drammatica sul piano finanziario causata dalla pandemia. Considerate anche, tuttavia, che i ricavi da stadio risultavano ancora inferiori ai livelli pre-Covid del 13% per effetto delle limitazioni all’ingresso a seguito dei lavori di riqualificazione dell’impianto.

Di pochi giorni fa, poi, la classifica di Forbes, in base alla quale il Real Madrid nel quale andrà a giocare Mbappé varrebbe sui 6,6 miliardi di dollari, qualcosa come più di 6 miliardi di euro.

La cifra risulta doppia rispetto a quella del 2015. Di questi, la parte più consistente deriverebbe dall’area commerciale con 2,376 miliardi, seguita dai diritti televisivi con 2,198 miliardi, il brand con 1,135 miliardi e i ricavi da stadio per altri 891 milioni. Per Transfermarkt, poi, il valore di mercato della rosa dei Blancos si attesterebbe a 1 miliardo e 37 milioni di euro.

Circolo virtuoso/vizioso nel calcio europeo

Mbappé non poteva scegliere squadra migliore del Real Madrid per guadagnare e vincere tanto. Al PSG ha beneficiato solamente di lautissimi stipendi, stimati in 23 milioni lordi a stagione, circa 17,65 milioni al netto della tassazione francese. Ma il club parigino ha la pecca di non vincere mai nulla all’infuori della Ligue1, che non è esattamente un grande campionato. Il calcio europeo vede sempre più concentrare ricchezza e vittorie sul campo in pochi club, mentre tutti gli altri stanno diventando palesemente semplici figuranti. La formula potenziata della Super Champions League dalla prossima stagione cercherà di rimediare in parte a questo trend, garantendo almeno dieci partite alle 48 squadre che si qualificheranno. Non basterà a fermare un trend apparentemente inarrestabile.

D’altronde, si è innescato da qualche decennio un circolo virtuoso (o vizioso per chi ne resta fuori): più incassi e più riesci a spendere per vincere, più vinci e più incassi per spendere. Il blasone del Real è senza pari nel mondo calcistico. Con 15 Champions, più che doppia il Milan, che con 7 trofei risulta ancora la seconda squadra più vincente nella massima manifestazione europea. Mbappé al Real è per Perez un investimento che si ripagherà tra biglietti allo stadio, file al museo, diritti televisivi e gadget. Non a caso, la clausola rescissoria sarebbe stata fissata a ben 1 miliardo di euro. Quasi impossibile che qualcuno possa farsi avanti in futuro per cercare di strappare il fenomeno francese.

Mbappé al Real obiettivo da anni

E’ pur vero che si disse lo stesso quando nel 2018 Cristiano Ronaldo passò alla Juventus nell’estate del 2018 per quello che fu definito l'”affare del secolo”, almeno in Serie A. Si rivelò il più grande sbaglio societario possibile, tra investimento non ripagato sul piano finanziario, anche a causa del Covid, e risultati sportivi che non arrivarono. Tutt’altro. Andrea Agnelli pagò carissimo tale flop, perdendo Beppe Marotta tra i suoi dirigenti, appena nominato a capo della società nerazzurra, nonché il suo stesso posto alla fine del 2022 tra inchieste giudiziarie e bilancio al collasso. A differenza delle grandi società italiane, tuttavia, le big spagnole programmano a lungo termine e non fanno calciomercato in base all’umore del momento. Mbappé al Real è un obiettivo perseguito da tanti anni, che finalmente vede la luce per il benestare arrivato da Parigi. Non solo dagli ambienti strettamente sportivi.

[email protected]