Soldi, soldi, ancora soldi. I manager, indipendentemente dal ruolo che occupano in una data azienda, di certo non hanno problemi ad arrivare alla fine del mese. Senza contare, poi, la pensione che percepiranno una volta smesso di lavorare. Per diventare manager bisogna avere una preparazione economico-finanziaria solida, oltre che una personalità importante. Raggiungere i gradi di manager significa, contemporaneamente, avere la certezza di poter contare su un reddito annuo molto interessante. Gli amministratori di un’azienda sono al centro dello studio realizzato dall’associazione nazionale direttori risorse umane (Gidp/Hrda), per mezzo del suo Osservatorio.

La busta paga dei 5 manager più pagati

Secondo la classifica stilata dall’Osservatorio della Gidp/Hrda, il manager più pagato è il direttore amministrazione, finanza e controllo (Cfo), il quale porta a casa in un anno una retribuzione fino a 160 mila euro (dai 145 mila euro base). Le cifre sono da intendere al lordo, anche se al netto non c’è poi così tutta questa differenza: 120 mila euro. Oltre allo stipendio base di 120 mila euro, il Cfo può integrare la propria busta paga annua con una quota variabile pari al 25 per cento. Dietro di lui figura il direttore delle risorse umane, secondo manager d’azienda più pagato, che si ferma a 118 mila euro.
Anche lui ha diritto a una quota variabile corrispondente al 22 per cento. Sul terzo gradino del podio si piazza il direttore di marketing, con uno stipendio annuo di 114 mila euro e una quota variabile corrispondente al 25 per cento. Come parte fissa, guadagna qualcosa di più il direttore ricerca & sviluppo (115 mila euro), ma percepisce una quota variabile inferiore (23 per cento). Infine, il manager meno pagato è il direttore vendite, che percepisce 105 mila e una quota variabile del 30 per cento (la più alta di tutte).
Rispetto al 2016, il trend è positivo: +4 per cento per il Cfo, +3 per cento per le altre figure.
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