Gli ultimi due anni sono stati pesanti per il mercato dei mutui casa. I tassi di interesse sono esplosi nel giro di niente a seguito dell’aumento del costo del denaro deciso dalla Banca Centrale Europea (BCE) per fermare l’inflazione. Nella pur breve storia dell’euro, l’istituto non aveva mai sino ad ora proceduto ad una stretta monetaria così veloce. I tassi di riferimento sono passati da 0 al 4,50% in appena quattordici mesi. Le rate dei mutui contratti a tasso variabile sono letteralmente impennate.

E coloro che si sono affacciati nel frattempo sul mercato per contrarre un mutuo a tasso fisso, si sono visti offrire soluzioni a dir poco onerose. Tanti hanno rinunciato e le compravendite immobiliari ne stanno risentendo.

In calo Eurirs ed Euribor

Dopo tante difficoltà, lo scenario per i mutui casa si sta già evolvendo positivamente. Come sappiamo, la soluzione a tasso fisso è legata all’Eurirs in base alla durata. Ad ottobre, l’Eurirs a 30 anni era salito fino al 3,15-3,20%. La scorsa settimana, risultava sceso sotto il 2,25%. Un calo di quasi l’1%, che si rifletterà verosimilmente sulle nuove offerte bancarie già a partire dalle prossime settimane.

E non dovrebbe andare peggio ai titolari di mutui casa contratti a tasso variabile. Anzi, l’Euribor a 3 mesi a cui sono perlopiù agganciati ha smesso di salire e si è fermato sotto la soglia del 4%. Questa è già una prima buona notizia. Significa che le rate mensili non stanno più salendo d’importo. E le previsioni parlano di un calo dell’1,50% entro un anno. Lo indicano i contratti futures sull’Euribor a 3 mesi, così come anche i Bund a 2 anni. Questi titoli di stato tedeschi a medio-breve termine sono legati anch’essi al tasso sui depositi bancari, che ad oggi la BCE fissa al 4% e che sono attesi al 2,50% tra un anno.

Costo mutui casa in discesa

Tornando al tasso fisso, l’Eurirs a 30 anni non è ovviamente l’unica scadenza a risultare in calo. Sul tratto a 20 anni, il tasso è crollato dal 3,50% di ottobre al 2,45%. Considerate che i mutui casa in Italia sono stipulati in media con durata iniziale intorno ai 25 anni, per cui stiamo affermando indirettamente che le prossime offerte dovrebbero mostrare tassi in calo nell’ordine dell’1% rispetto all’apice di un paio di mesi addietro.

C’è da dire che le previsioni del mercato non vanno considerate una certezza. Se la BCE tagliasse l’anno prossimo i tassi di interesse meno di quell’1,50% già scontato, potremmo assistere a una parziale risalita di Euribor ed Eurirs. Ciò non toglie che il costo dei mutui casa si stia avviando verso un deciso calo, che già qualche grande banca ha iniziato a mettere nero su bianco con le ultime soluzioni offerte.

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