Dopo il taglio dei tassi d’interessi effettuato dalla Banca Centrale Europea, i mutui hanno ottenuto nuovo vigore e sono decollati i prestiti. A fare la parte del leone però è sopratutto la surroga con il 43% del totale dei finanziamenti richiesti. In generale comunque i mutui sono cresciuti dell’1,9% per il primo trimestre del 2024 e del 3,4% rispetto allo scorso anno. Lo studio ci viene offerto da Bussola Mutui Crif di MutuiSupermarket.it. Vediamo cosa ci dice.
I numeri del nuovo studio
Dal nuovo studio emerge che i mutui a tasso fisso sono quelli preferiti dai risparmiatori italiani che chiedono un prestito. Anche l’importo medio risulta in crescita, e si attesta ora a 145.687 euro (+1%). Come detto ,chi compra casa preferisce il tasso fisso e la supremazia è netta, 99% dei casi. Per fare un esempio pratico, con la simulazione offerta dal report in questione, possiamo vedere che un mutuo a 20 anni di 140 mila euro per un richiedente di 35 anni che compra immobile dal valore di 220 mila euro, c’è un risparmio mensile del 2,22%.
Se nel primo trimestre del 2024 avrebbe pagato 632 euro, ora con il medesimo tasso fisso va a pagare 608 euro.
A tal proposito è esplicativo il commento di Stefano Rossini, amministratore e fondatore di MutuiSupermarket.it: “Privati e famiglie sembrano ancora oggi adottare un atteggiamento cauto e attendista relativamente al progetto casa, giudicando i tassi attuali di offerta ancora troppo elevati. Coerentemente, la percentuale di compravendite residenziali effettuate grazie all’assistenza di nuovi mutui casa rimane al 39% sul primo trimestre 2024 contro un 50% medio registrato prima dell’avvio del caro tassi di metà 2022”.
Mutui in ripresa, i numeri del report
Nel report si evince anche come il prezzo al metro quadro di immobili oggetto di garanzia di mutuo ipotecario hanno un incremento nel secondo trimestre 2024 arrivando a quota +2,5% rispetto allo stesso periodo di riferimento nel 2023.
Per gli immobili usati l’incremento sempre al metro quadro è pari al 2,9%. Per quelli nuovi invece si arriva a +4,2%. Quelli ristrutturati invece arrivano a +2,2%. Insomma, anche in questo caso il segnale è chiaro e gli incrementi premiano soprattutto le case nuove e con risparmio energetico più alto. Stiamo parlando delle cosiddette case green.
La nuova coscienza ecologica giocherà un ruolo sempre più centrale in queste dinamiche, come ci spiega Simone Capecchi, Executive Director di Crif: “Un elemento che in prospettiva condizionerà ulteriormente lo sviluppo del mercato è la direttiva “Case Green” che, approvata dal Parlamento Europeo lo scorso marzo, pone degli obiettivi di efficientamento degli immobili per il 2035, con target intermedi da raggiungere nel 2030″.
I punti più importanti…
- dopo i tagli di interesse della Bce sale la richiesta di mutui;
- un ruolo fondamentale nella crescita lo gioca la surroga;
- le case a risparmio energetico godono di una maggiore crescita, in generale le case green saranno sempre più decisive in questo senso.