Il ministero dello Sviluppo Economico ha annunciato nuovi bonus per aziende. Nello specifico, si tratta di fondi che interesseranno principalmente Startup e PMI. Saranno dei veri e propri sostegni all’innovazione e ai processi di transizione ecologica e digitale. In altre parole in misure per sostenere e rafforzare con oltre 2,5 miliardi di euro gli investimenti in questi settori. Il fine è quello di favorire la crescita di un ecosistema innovativo, efficiente e al passo con i tempi.

Perché conviene investire nelle nuove tecnologie

La tecnologia non è solo una parte integrante delle nostre vite.

E’ diventata ormai essenziale per successo di qualsiasi organizzazione. Per questo motivo, le aziende devono fare continui investimenti in questo senso se vogliono mantenere un vantaggio competitivo e rimanere sul mercato.

Gli investimenti in tecnologia, come un sistema completo di gestione aziendale, possono essere costosi, ma di fatto assicurano:

  • un aumento delle entrate;
  • una riduzione dei costi.

Due fattori che, se combinati, generano un aumento dei profitti. L’aggiornamento della tecnologia esistente può offrire seri ritorni sia alle piccole che alle grandi imprese. Un rapporto di Deloitte del 2019, per esempio, era riuscito a dimostrare come le aziende che hanno conquistato il mondo digitale hanno poi avuto una crescita dei ricavi quattro volte superiore rispetto alle aziende meno impegnate.

Perché servono i bonus per aziende tecnologiche

Oggi, tre anni dopo quella ricerca, le cose sono cambiate radicalmente: la pandemia ha accelerato il ricorso alle nuove tecnologie e investire in questo senso, per essere competitivi e non rimanere indietro, è diventato fondamentale.

L’integrazione onnicomprensiva di internet nella vita quotidiana, la connettività migliorata e il maggiore utilizzo degli smartphone hanno completamente alterato il modo di lavorare e vivere. La tecnologia determina molto, dal modo in cui operano le aziende e come i dipendenti interagiscono con i clienti al modo in cui i consumatori acquistano prodotti/servizi e al modo in cui i dati vengono gestiti.

Abbracciare o non trarre vantaggio da questa realtà è stato il fare e il disfare di molte aziende negli ultimi anni.

A partire da questa consapevolezza, anche il governo ha deciso di investire. Ecco a chi andranno i 2,5 miliardi destinati ai bonus per aziende.

A chi andranno i 2,5 miliardi del Mise

Con la pubblicazione in Gazzetta ufficiale è diventato operativo il decreto firmato dal Ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, che assegna a CDP Venture Capital Sgr 2 miliardi di euro per il sostegno e il rafforzamento degli investimenti in startup e PMI innovative, volti a favorire la crescita complessiva dell’ecosistema dell’innovazione in Italia.

L’assegnazione avviene in attuazione del decreto infrastrutture ed è accompagnata dall’ulteriore stanziamento di 550 milioni di risorse. L’investimento è previsto dal Piano nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), per supportare i processi di transizione ecologica e digitale attraverso fondi di investimento dedicati. Questi ultimi sono denominati Green transition fund e Digital transition fund.

Si tratta quindi complessivamente di oltre 2,5 miliardi, a cui si sommeranno ulteriori 600 milioni allocati da Cassa Depositi e Prestiti e investitori terzi, come previsto dal decreto infrastrutture. Risorse che andranno a incrementare l’attuale dotazione di CDP Venture Capital che è pari a 1,8 miliardi.

Un significativo apporto di risorse che fungeranno da volano per la crescita del mercato del venture capital italiano che nell’ultimo anno ha superato i 1,9 miliardi di euro (+221% rispetto al 2020).

In particolare, i bonus aziende serviranno per:

  • il sostegno degli operatori del venture capital, anche attraverso il potenziamento dell’attività di investimenti indiretti in fondi;
  • la promozione di iniziative a favore dei processi di transizione ecologica e digitale delle PMI italiane e delle filiere chiave;
  • la creazione di nuovi strumenti di equity e debito per le startup in fase avanzata di sviluppo;
  • il rafforzamento del sostegno alle startup nelle fasi iniziali anche attraverso poli di trasferimento tecnologico e programmi di accelerazione.

“Sono molto soddisfatto per queste iniziative che arrivano dopo un lungo confronto perché sviluppano una sinergia tra Mise e CDP che può portare a risultati interessanti per lo sviluppo delle startup e delle piccole e medie imprese innovative – ha dichiarato Giorgetti -.

Vogliamo dare un segnale concreto, importante e immediato per accompagnare le imprese italiane verso la vittoria della sfida con la transizione ecologica che se non è affrontata con lungimiranza ed equilibrio lascerà sul suo percorso morti e feriti in termini di aziende chiuse e persone che restano senza lavoro. Dalla collaborazione già sperimentata con CDP ci aspettiamo risultati importanti per lo sviluppo e la crescita dell’economia italiana”.