La Manovra del Governo è in piena attività e tra gli argomenti principali c’è quello delle pensioni. La scelta dei ministri sembra ormai cosa fatta su questo punto, si passa a Quota 41 Light. Come funziona la nuova riforma che sostanzialmente va a sostituire quota 103? Andiamo a scoprire nel dettaglio come questa ormai sempre più probabile nuova soluzione verrà applicata. Si tratta, come dicevamo, di una soluzione che sembra obbligata, poiché lato economico l’Itala dovrà in qualche modo rassicurare l’UE sul rientro dal suo debito, il quale ormai sfiora i 3mila miliardi di euro.

Manovra, il peso dei tagli alla spesa

Racimolare fondi per la nuova finanziaria è lo scopo della Manovra, la quale sta pensando anche a nuovi incentivi sugli straordinari. Si tratta di agevolazioni fiscali per i lavoratori che faranno ore extra, una sorta di flat tax, ossia di detassazioni per incentivare gli straordinari lavorativi, oggi particolarmente massacrati dal fisco. Naturalmente, il rischio è che vadano anche ritoccati i ondi per istruzione e sanità, da sempre i settori più intaccati insieme alla difesa. Insomma, come al solito la coperta è troppo corta e in qualche modo bisogna trovare il budget per portare a compimento il piano strutturale di bilancio che l’Italia deve presentare a Bruxelles entro il 20 settembre prossimo.

Sul fronte pensioni, invece, la nuova riforma dovrebbe alla fine dare credito alla proposta della Lega, la quale continua a spingere sul suo progetto Quota 41 Light. Si tratta di un’opzione che almeno per il prossimo anno dovrebbe dare una soluzione in più ai lavoratori in uscita, anche se a conti fatti si tratta di un’opzione che non può non tener conto dei necessari tagli all’assegno pensionistico e a una serie di paletti che ne limitano l’estensione. L’obiettivo dichiarato è quello di andare a sostituire l’attuale Quota 103, ma come funziona?

Pensioni Quota 41 Light, come funziona?

Nell’ultimo incontro, i ministri non sono riusciti a introdurre il tema delle pensioni, e in particolare di Quota 41 Light, ma Salvini e i suoi continuano a spingere forte su questa questione.

L’introduzione di questa nuova riforma permetterebbe ai lavoratori di andare in pensione dopo 41 anni di contributi, ma non mancano i paletti da dover rispettare. Innanzitutto, quello del ricalcolo dell’assegno con il metodo contributivo. Ciò significa che chi aderirà a Quota 41 dovrà accettare un taglio dell’assegno pensionistico. C’è poi il tetto pensionistico, ossia chi aderirà al raggiungimento del 67 anni di età non potrà ricevere un assegno mensile che superi una determinata soglia. Con Quota 103 era di 2459 euro lordi, ma potrebbe essere ulteriormente abbassata.

Meno chiara la questione in merito all’ampliamento della finestra di attesa tra la maturazione dei requisiti e l’erogazione del primo assegno pensionistico. Tale finestra andrebbe dai 3 ai 6 mesi, ma la stessa Lega è scettica su tale proposta. Si tratta comunque di una manovra che dovrà fare fortemente i conti con gli scarsi fondi a disposizione e con l’enorme debito di circa 3mila miliardi di euro accumulato dall’Italia. Per questo motivo, il tema pensioni rimane scottante, con le pensioni minime che sembrano continuare a pesare troppo sul budget a disposizione. La precedente legislatura aveva limitato l’aumento automatico dovuto all’inflazione e con questa manovra si erano recuperati in 3 anni 10 miliardi di euro. Fondi già ormai finiti. Vedremo se la nuova riforma riuscirà a mettere nuovo fieno in cascina.

Riassumendo…

  • Governo al vaglio della nuova Manovra, si lavora anche sulle pensioni;
  • Quota 41 Light è la proposta lanciata dal Governo;
  • lavoratori in pensione dopo 41 anni di contributi, ma tra i paletti il ricalcolo del metodo contributivo che prevede significativi tagli all’assegno.