Interessante la fotografia scattata dall’Osservatorio annuale sugli affitti residenziali di Immobiliare.it e Mioaffitto.it sui prezzi degli affitti in Italia. Mentre nelle grandi città i costi sembrano più alti, nelle province la situazione appare meno rosea.

Milano è la città con i costi più alti

Negli ultimi anni il mercato degli affitti è stato sicuramente più dinamico rispetto a quello delle compravendite. Nelle grandi città i canoni continuano a salire mentre nei piccoli centri, anche a causa della scarsa domanda, il settore è rimasto nettamente più stabile.

Il rapporto ha considerato ben 4 gruppi nello specifico. Da un lato Milano, dove i canoni crescono complice anche la richiesta massiccia, ci sono poi le grandi città con un mercato in ripresa e stabile e le piccole città o piccoli centri dove, al contrario, il settore appare stabile o in calo. Il motivo va ovviamente ricercato nella scarsità della domanda.

Milano è la città dove i canoni crescono sempre di più. Nell’ultimo periodo del 9%, in particolare basti pensare che per un monolocale di 40 metri quadri la richiesta è di 750 euro al mese. Non di rado la domanda supera l’offerta.

Per quanto riguarda capoluoghi e grandi città, invece, i prezzi degli affitti sono aumentati del 3% mentre la domanda è cresciuta del 2%. Mediamente il costo di un monolocale in una grande città costa 520 euro al mese. Diverso è il discorso per i capoluoghi di regione o città più piccole dove la domanda è scesa del 2% mentre l’offerta è stabile. Solitamente l’affitto di un monolocale in una città più piccola è di circa 270 euro.  

Secondo Carlo Giordano, ad di Immobiliare.it: «La frammentazione dell’economia del nostro Paese emerge fortemente dal nostro Osservatorio. Milano rispecchia sempre più fedelmente la mentalità europea, in cui l’affitto viene vissuto come una scelta di vita consapevole e non come alternativa economica all’acquisto.

Questo pensiero si fa strada anche negli altri grandi capoluoghi, complici economie che lentamente mostrano segni di ripresa. Questa consapevolezza si traduce non solo in un aumento della domanda ma anche in un cambiamento qualitativo della stessa: chi cerca una casa in locazione non è più disposto ad accontentarsi e punta a immobili moderni, efficienti e curati».

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