Quest’anno andare in vacanza per molti italiani è mera utopia. Il giro d’affari in un solo anno è aumentato di questi 7 miliardi di euro, per la precisione 6,8 miliardi. Il risultato? Molti italiani non potranno permettersi di partire e andare fuori città nemmeno per una settimana. Le statistiche ci arrivano da Federalberghi, il quale ha fotografato la situazione in merito a quelli che sono gli italiani che invece riusciranno a staccare la spina prenotando in strutture del settore. Vediamo nel dettaglio com’è la situazione.

Rincari per molti insostenibili

Secondo Federalberghi 36 milioni di italiani passeranno un periodo fuori casa godendosi una meritata vacanza e riuscendo così a staccare la spina. Parliamo di un leggero aumento rispetto al 2023, dove il numero di italiani che andava in vacanza era invece di 34,7 milioni. Stiamo quindi parlando di 1,3 milioni di italiani in più, ma una crescita così ridotta non può giustificare introiti tanto più grandi per gli esercenti. Dai 33,8 miliardi del 2023 si passerà infatti a una spesa di 40,6 miliardi del 2024. Come si spiegano quindi questi 6,8 miliardi di euro in più che gli addetti ai lavori incasseranno? Semplice; rincari. Ad aumentare è innanzitutto la spesa pro capite che passa da 972 del 2023 a 1127 euro di quest’anno.

In appena 12 mesi si registra un carovita da paura per quanto riguarda alberghi e trasporti durante il periodo estivo, con aumenti che vanno dal 10 al 20%. L’estate 2024 finisce nell’occhio del ciclone e l’Osservatorio Nazionale Federconsumatori ha stimato che una famiglia tipo quest’anno spenderà in media 6.377,30 euro per raggiungere una località balneare e soggiornare. Appena due anni fa non si arrivava a cinquemila euro. In sostanza, possiamo dire che che i costi di alberghi e trasporti hanno superato di cinque volte il carovita. Insomma, ci troviamo di fronte a un vero e proprio salasso. Ragionevole quindi capire che molti italiani decideranno di starsene a casa.

Vacanza a casa, niente partenze quest’anno

Con il caldo che si fa sempre più asfissiante, l’esigenza di abbandonare la città appena arrivate le ferie sta diventando una vera e propria necessità. Purtroppo, non tutti potranno permetterselo. I rincari di agosto stanno diventando un vero e proprio tormentone e già d recente ci siamo occupati delle vacanze da incubo degli italiani a causa del carovita. Ora però vogliamo capire quali saranno le città turistiche che presenteranno gli aumenti più consistenti. Ecco la top ten:

  • Senigallia: 155 euro;
  • Lignano: 164 euro;
  • Rimini: 165 euro;
  • Palinuro: 209 euro;
  • Viareggio: 209 euro;
  • Taormina: 215 euro;
  • Giardini di Naxos: 215 euro;
  • Alghero: 239 euro;
  • Gallipoli: 289 euro;
  • Alassio: 392 euro.

La top ten appena vista si riferiva ai rincari per città relativamente agli aumenti balneari. Come la mettiamo invece con l’altra caratteristica che sta sparando grossi calci? Ecco i rincari relativi agli alberghi:

  • Bibione: 872 euro;
  • Rapallo: 909 euro;
  • Grado: 967 euro;
  • Marina di Pietrasanta: 2.000 euro;
  • Amalfi: 2.200 euro;
  • Baja Sardinia: 2.600 euro;
  • Porto Cervo: 3.500 euro.

La Sardegna è la regione che si trova a fronteggiare gli aumenti di prezzi più gravosi. Non ci sono però solo spiagge e alberghi a fare la voce grossa, aumentano i prezzi anche ai ristoranti. Si parla di un 6% in più per questa calda estate. La situazione è scoraggiante, per lo studio succitato il 44,8% della popolazione italiana dovrà rinunciare al viaggio tra giugno e settembre, ma anche chi si potrà permettere una vacanza dovrà farlo cambiando le proprie abitudini. Le micro-vacanze sono la nuova tendenza, ma il rischio è che non si riesca a caricare a sufficienza le batterie per la nuova stagione di lavoro.

Riassumendo…

  • niente vacanze per molti italiani, i costi sono arrivati alle stelle;
  • alberghi, strutture balneari, ma anche ristoranti mettono in ginocchio i vacanzieri;
  • si parla di un aumento che arriva a 6,8 miliardi di euro rispetto al 2023.