Le famiglie italiane vengono salvate dai nonni grazie alle pensioni. È questo il risultato di alcuni dati Istat secondo cui 7,4 milioni di famiglie vivono grazie all’aiuto dei nonni, almeno una su tre per la precisione. 

Senza la pensione dei nonni, famiglie in povertà 

L’Istat ha confermato che gli assegni pensionistici rappresentano un ammortizzatore sociale molto importante per andare avanti in un momento storico in cui molte famiglie con bambini vivono di lavoretti. Addirittura la presenza di uno o più nonni all’interno del nucleo familiare, dimezzerebbe l’esposizione al rischio di povertà; nella sostanza sono dei veri e propri salvagenti per quelle famiglie in cui, ad esempio, lavora solo un componente o i redditi sono bassi.

 Dati alla mano, per i 7 milioni e 400mila famiglie che vivono con i nonni  per il 21,9% dei casi gli assegni ai pensionati sono l’unica fonte di reddito e quindi dimezzano il rischio povertà. 

L’assegno pensionistico non è uguale per tutti

Ma quello che fanno i nonni per i nipoti e i figli non è dato solo dalla condivisione del tetto familiare. Anche quegli anziani che vivono per conto loro, dunque non con il figlio, aiutano in qualche modo i nipoti grazie all’assegno pensionistico. L’Istat poi confronta chi è entrato nel mercato del lavoro negli anni ‘70 o ‘80 e dunque ha cumulato l’anzianità contributiva in un modo diverso rispetto a chi è entrato dopo: “in termini nominali l’importo medio delle prestazioni del 2018 è aumentato del 70% rispetto a quello del 2000, con una dinamica più marcata rispetto a quella registrata dalle retribuzioni”. 

Ovviamente, il discorso non vale per tutti i pensionati, infatti molti prendono una pensione di 500 euro che non permette di aiutare i nipoti o i figli, anche in tal senso l’Istat ha denunciato la disuguaglianza di reddito. Il 36,3% dei pensionati  prende ogni mese meno di 1.000 euro lordi, il 12,2% 500 euro mentre il 24,7% supera i 2mila euro.

 I pensionati più poveri vivono al Sud mentre quelli che ricevono la pensione più alta vivono al Centro e al Nord-ovest.

Leggi anche: Lavoratori precari e redditi bassi rischiano la povertà anche nell’età della pensione