Il ciclone Trump travolge l’Unione Europea, anche a Bruxelles lo status quo vacilla

Effetto Trump anche sull'Unione Europea, dove lo status quo vacilla dopo decenni di iper-regolamentazione e declino economico e geopolitico.
1 giorno fa
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Effetto Trump sull'Unione Europea
Effetto Trump sull'Unione Europea © Licenza Creative Commons

Il presidente americano firma un ordine esecutivo dietro l’altro per mandare un segnale chiaro di cambiamento non solo ai suoi elettori, ma a tutto il “deep state” a stelle e strisce. E già si parla di “effetto Trump”, che sta travolgendo praticamente ogni ramo dell’amministrazione pubblica. Ieri, la notizia che tutti i finanziamenti e i sussidi federali saranno “congelati” fino a nuovo ordine. Ci sarebbero stati, secondo i numeri dell’Office of Management Budget, 3.000 miliardi erogati soltanto nel corso del 2024 per varie forme di assistenza. Tutte le agenzie dovranno sospendere gli aiuti di qualsiasi tipo ai Paesi poveri. Non solo risparmi, ma l’intenzione di ridefinire le priorità di Washington anche sul piano geopolitico e finanziario.

Iper-regolamentazione UE nel mirino

Di effetto Trump s’inizia a parlare informalmente anche a Bruxelles, dove gli euro-burocrati fingono che non sia accaduto nulla. Invece, nel giro di pochi giorni ci sono stati fatti importanti. Il governo francese, pur traballante e guidato dal premier François Bayrou, ha lanciato un appello all’Unione Europea, affinché riduca “l’iper-regolamentazione” su cittadini e imprese. Tra l’altro, ha chiesto che le nuove normative in materia ambientale vengano rinviate sine die. Nel frattempo, il Partito Popolare Europeo ha approvato un documento in cui chiede alla Commissione di porre fine all’eccesso di burocrazia che regola ormai minuziosamente le vite dei cittadini comunitari. Al contrario, citando il Rapporto Draghi sulla competitività, sarebbe necessario tendere ad un’armonizzazione delle legislazioni nazionali, si legge.

I popolari sono il perno della Commissione guidata da Ursula von der Leyen. Da decenni governano ininterrottamente a Bruxelles alleati dei socialisti, ma la crescita dei partiti alla loro destra li ha spinti ad abbandonare la linea politica rivolta a sinistra sin qui abbracciata per ragioni di coalizione. E’ un punto di svolta notevole, anche se ancora incipiente.

L’Unione Europea sarà costretta a cambiare per non morire. La sua irrilevanza geopolitica è diventata un imbarazzo insostenibile agli occhi dei cittadini. Anche in questi giorni di dibattito globale sull’Intelligenza Artificiale, i protagonisti sono Stati Uniti e Cina. L’Europa non esiste.

Unione Europea marginale nei processi globali

L’effetto Trump sta avendo il merito di accelerare la presa d’atto che o Bruxelles svolta o imploderà molto presto. Le istituzioni comunitarie nacquero ufficialmente per consentire agli stati membri di agire uniti per competere nel mondo globale e rafforzarsi sul piano geopolitico, oltre che economico. E’ accaduto l’esatto contrario. Il declino è evidente da ogni punto di vista. La quota di Pil mondiale nel 2024 è scesa al 17% dal 18% del 2019 e dal 20% del 2014. La marginalità nei processi decisionali internazionali ormai è un fatto acquisito e persino quando in gioco ci sono interessi del nostro stesso continente. Vedasi il caso Ucraina.

Smantellare decenni di iper-regolamentazione comunitaria sarà un’operazione colossale. Anzitutto, perché i burocrati difficilmente tolgono il disturbo e accettano di ridurre il numero e il grado di oppressione delle loro leggi.

Sarebbe come aspettarsi che il tacchino si rallegrasse per l’arrivo del Natale. E senza l’ossessione burocratica l’Unione Europea resta poca roba. Di politica a Bruxelles non c’è proprio un bel nulla, come svela il Green Deal. Uno dei più grandi disastri per l’economia continentale è stato approvato sì dai politici, ma senza ragionamenti sottostanti che possano definirsi tali. E’ stato un puro atto di ideologia veicolato da gruppi di interesse e pressione esterni all’Europarlamento e alla stessa Commissione. Le istituzioni hanno rincorso i like sui social come un influencer d’accatto. Hanno persino pagato alcune agenzie per diffondere ottimismo circa le loro iniziative legislative, consapevoli che incontrassero l’ostilità di gran parte della popolazione comunitaria.

Effetto Trump, Bruxelles al bivio

Il ritorno alla politica in Europa sarà uno spartiacque necessario per evitarne il definitivo declino. L’era della tecnocrazia volge al termine, travolta dallo scollamento con la realtà. Ma non sarà un processo lineare come crediamo. I tecnocrati continueranno a reclamare l’accentramento di potere nelle loro mani e negheranno che la via di uscita da questo disastro sia il ritorno a una dimensione inter-governativa nell’adozione delle decisioni più rilevanti. Tanti apparati non avrebbero più ragione di esistere. Ma l’effetto Trump può fare il miracolo, comunque la si pensi sul personaggio e sulle sue idee. Se l’abbattimento dello status quo viene presentato a Washington come necessario per “Rifare l’America Grande”, a Bruxelles sarà indispensabile per non precipitare nel dimenticatoio della storia.

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Giuseppe Timpone

In InvestireOggi.it dal 2011 cura le sezioni Economia e Obbligazioni. Laureato in Economia Politica, parla fluentemente tedesco, inglese e francese, con evidenti vantaggi per l'accesso alle fonti di stampa estera in modo veloce e diretto. Da sempre appassionato di economia, macroeconomia e finanza ha avviato da anni contatti per lo scambio di informazioni con economisti e traders in Italia e all’estero.
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