Dollaro più forte in una seconda fase?
Con il trascorrere dei mesi, poi, il mercato sconterebbe un altro scenario positivo per il dollaro, ovvero una politica monetaria più restrittiva, che l’eventuale presidenza Trump punterebbe ad ottenere dalla Fed, il cui governatore Janet Yellen non riceverebbe un secondo mandato a inizio 2018, mentre è persino probabile che si dimetta in polemica con la Casa Bianca, dopo le accuse di “politicizzazione” rivolte alla sua persona in campagna elettorale dal candidato repubblicano.
A primo impatto, quindi, il dollaro potrebbe anche subire un contraccolpo, ma è possibile che in una fase successiva, si abbia un’inversione di tendenza piuttosto netta, anche perché il suo indebolimento equivarrebbe a rendere più forti le altre divise principali come l’euro e la sterlina, ma con la conseguenza di spingere i governatori centrali a restare (più) accomodanti e più a lungo, finendo per ri-apprezzare il biglietto verde.