Il Coronavirus ormai ha letteralmente creato una vera e propria psicosi e molte aziende si stanno organizzando per far lavorare i propri dipendenti a casa. I casi accertati in Italia sono oltre 200 ma destinati a salire. Per contenere l’epidemia, Assolombarda ha fornito una serie di limitazioni alle aziende e un decalogo di comportamento che vale da oggi, 24 febbraio.
Aziende che chiudono o che hanno messo i dipendenti in smart working
Tra le aziende che hanno deciso di chiudere per una settimana ci sono Armani e Tod’s.
In Lombardia, Veneto, Piemonte ed Emilia Romagna Tim ha deciso di sospendere gli interventi tecnici non urgenti mentre sono state messe in campo misure per favorire l’accesso allo Smart working e incentivato l’utilizzo di strumenti di comunicazione a distanza.
Per quanto riguarda l’azienda del lusso Lvmh, invece, ai manager è stato chiesto di evitare viaggi verso altre sedi. Tra le aziende interessate anche Enel, che per i dipendenti ha disposto lo smart working fino a data da destinarsi. Il provvedimento riguarda i colleghi che lavorano o hanno residenza in uno dei comuni interessati dalle ordinanze. Procedimento simile per Eni, che lascia a casa i dipendenti di Codogno, Casalpusterlengo, Castiglione d’Adda per una settimana. Stesso provvedimento anche per i dipendenti della Saipem di Codogno, Casalpusterlengo, Castiglione d’Adda che ha attivato lo smart working. Lavoro da casa anche per i lavoratori della Arcelor Mittal residenti a Comuni di Castiglione d’Adda, Casalpusterlengo e Codogno o che abbiano avuto contatti con persone residenti in quei comuni, e per quelli della Snam che sono stati invitati a rimanere a casa.
Per Trenitalia e Trenord mascherine e disinfettanti
I dipendenti Trenord, invece, sono stati invitati tutti ad indossare le mascherine in presenza di casi sospetti e di evitare il più possibile contatti ravvicinati con persone segnalate.
Trenitalia, invece, come si legge in una nota, ha chiarito che a bordo saranno disponibili “dispenser di disinfettante per mani e consegna al personale di apposito equipaggiamento protettivo, mascherine con filtro e guanti monouso”.
Intesa San Paolo ha comunicato di aver chiuso le filiali dei Comuni interessati dai provvedimenti Codogno, Castiglione d’Adda, Casalpusterlengo, Fombio, Maleo, Somaglia, Bertonico, Terranova dei Passerini, Castelgerundo e San Fiorano. Restano però attivi gli Atm. Stesso identico provvedimento per Unicredit e altre grosse aziende come Sky e Wind che hanno messo in smart working i dipendenti. Anche l’azienda Heineken ha chiesto ai dipendenti di lavorare da casa così come l’azienda farmaceutica Zambon.
Provvedimenti anche per il Comune di Milano e per i dipendenti che giungono dalle aree a rischio e per i giornalisti Mediaset inviati nelle aree a rischio che dovranno essere sottoposti a tampone. Infine, la compagnia assicurativa Zurich ha disposto il lavoro in smart working per i dipendenti di Milano, Brescia, Modena, Rimini, Padova e Torino mentre Leonardo e Pirelli hanno sospeso le trasferte nazionali e internazionali.
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