Stop al rilascio dei permessi di soggiorno per 30 giorni. E’ questo uno degli effetti dell’ultimo decreto sull’emergenza coronavirus varato dal governo Conte e pubblicato da poco sulla Gazzetta Ufficiale. Una disposizione che si rende necessaria per consentire alle forze della Polizia di Stato di dedicarsi ad altri compiti più urgenti e necessari.
Con il decreto appena pubblicato, quindi, tutte le pratiche relative al rilascio o al rinnovo dei permessi di soggiorno saranno sospese fino al mese di aprile, salvo diverse disposizioni.
Sospensione rilascio permesso di soggiorno
Nel dettaglio resta quindi sospesa anche la scadenza che impone allo straniero la domanda di richiesta del permesso di soggiorno entro otto giorni dall’ingresso nel territorio italiano. Pertanto gli otto giorni non saranno tassativi, considerata la misura eccezionale adottata dal Ministero dell’Intero per fronteggiare l’emergenza coronavirus. Sospeso sarà anche il termine entro il quale lo straniero in possesso di permesso di soggiorno dovrà richiedere il rinnovo all’ufficio immigrazione presso le questure (entro 60 giorni dalla scadenza). In assenza di permesso di soggiorno e considerato il periodo di sospensione di cui sopra, farà fede la data di ingresso dello straniero nel territorio nazionale.
Stop anche al rilascio di porto d’armi
Al pari del permesso di soggiorno, sono sospese per un mese anche le pratiche in capo agli uffici della Polizia di Stato relativi al rilascio e rinnovo di porto d’armi e le autorizzazioni per le “agenzie di affari” (agenzie immobiliari, assicurative e per il lavoro, agenzie di onoranze funebri, agenzie doganali, agenzie cambio, agenzie teatrali e quelle per le pratiche automobilistiche, agenzie matrimoniali.). Lo stesso dicasi per il rilascio del patentino per l’uso di munizioni ed esplosivi e le autorizzazioni concesse per l’esercizio di attività di vigilanza e investigazione privata, per giochi e scommesse, per i negozi “compro oro”, ecc.
Una misura necessaria
La misura di sospensione del rilascio dei permessi di soggiorno è motivata essenzialmente dalla necessità di impiegare il personale della Polizia di Stato, che normalmente si occupa dell’amministrazione degli uffici immigrazione, per compiti diversi a quelli normalmente assegnati. Vi è necessità – osservano dalla Protezione Civile – di disporre di tutte le forze dell’ordine per presidiare le zone di contagio e far osservare i divieti laddove più strettamente necessario al fine di prevenire la diffusione del contagio. Nulla è stato previsto per il rilascio o rinnovo dei passaporti ma è ragionevole ritenere che anche questo tipo di pratiche subirà notevoli ritardi nell’espletamento delle pratiche.