Engie porta in tribunale un defunto

Engie, società di fornitura di energia elettrica, prima GDF Suez e prima ancora Italcogim perseguita un signore defunto nel 2011 chiedendo il pagamento di 4 mila 649 euro, come è possibile? Fino al 2009 il signore è stato cliente della Italcogim – per un solo anno – ma il sollecito di pagamento, diffida e messa in mora elenca fatture che partono, irragionevolmente, dal 2015 fino al 2017; un sistema più volte multato dall’Autorità Garante come ci spiega la Federcontribuenti: ”Italcogim ha ricevuto la prima multa dall’AGCM nel dicembre 2010 per comportamento scorretto nei confronti dei consumatori e nel 2015 cambia nome in GDF Suez venendo nuovamente multata dal AGCM
6 anni fa
1 minuto di lettura

Engie, società di fornitura di energia elettrica, prima GDF Suez e prima ancora Italcogim perseguita un signore defunto nel 2011 chiedendo il pagamento di 4 mila 649 euro, come è possibile?

Fino al 2009 il signore è stato cliente della Italcogim – per un solo anno – ma il sollecito di pagamento, diffida e messa in mora elenca fatture che partono, irragionevolmente, dal 2015 fino al 2017; un sistema più volte multato dall’Autorità Garante come ci spiega la Federcontribuenti: ”Italcogim ha ricevuto la prima multa dall’AGCM nel dicembre 2010 per comportamento scorretto nei confronti dei consumatori e nel 2015 cambia nome in GDF Suez venendo nuovamente multata dal AGCM in compagnia di altre 6 società per un totale di oltre 6 milioni di euro e quindi cambia nuovamente nome in ENGIE e ora faremo nuova segnalazione alla Autorità Garante con le stesse motivazioni che da sempre sono peculiarità di queste società vale a dire attivare contratti mai richiesti, perseguitare defunti e compravendita di data base violando la privacy”.

 

Utenze domestiche, un sistema al limite del legale dimenticato dalla politica.

Bussano alla porta, telefonano a tutte le ore imponendo ai propri centralinisti di illudere gli utenti sui falsi vantaggi che avranno cambiando compagnia, blaterando di energia a basso costo, elencando vantaggi inventati di sana pianta. ”Poi piovono bollette pazze, tutte uguali con i loro inspiegabili orpelli fatti di voce spesa stralunati. Ti tartassano con telefonate minatorie, ti minacciano con uffici recupero credito che non controllano la veridicità della compagnia che li ha assoldati; infine falliscono e socializzano i debiti spalmandoli sempre sugli utenti finali. Di chi è la colpa se non del legislatore che non sa imporre regole di trasparenza? Le sanzioni non ci bastano, tra l’altro non sappiamo mai se vengono pagate. Vogliamo la stessa cattiveria utilizzata nei confronti delle imprese di privati che non hanno fatto in tempo a pagare il fisco o la rata in banca”.

 

Consiglio ai consumatori interessati dal fenomeno: ”quando un recupero crediti vi invia una richiesta di pagamento per fatture di un contratto mai richiesto o chiuso anni prima è bene rivolgersi subito ad un avvocato poiché potrebbero attivare la procedura di pignoramento. Inoltre ricordiamo che tramite il centralino della Federcontribuenti è possibile richiedere informazioni sulle società di fornitura di utenze domestiche prima di attivarle in quanto, nel corso degli anni, abbiamo potuto certificare alcune società rispetto ad altre garantendo il rispetto del codice di tutela del consumatore”.
Federcontribuenti

Articolo precedente

Bond Intesa Sanpaolo a 5 anni collocato oggi: rendimento e caratteristiche

Articolo seguente

Premi Champions League 2018-2019: UCL mai così ricca, ecco cosa cambia