La cassa previdenziale Eppi dei periti industriali eroga trattamenti pensionistici e assicurativi.
L’Ente di Previdenza dei Periti Industriali e dei Periti Industriali Laureati (EPPI) liberi professionisti prevede un calcolo previdenziale contributivo sulle pensioni.
L’assistenza è rivolta a chi esercita la professione di perito industriale ed ai suoi familiari.
Come funziona l’Eppi? Quali sono i contributi per il 2021?
Eppi, periti industriali liberi professionisti: come funziona
La cassa di previdenza Eppi è rivolta ai periti industriali che esercitano l’attività di libera professione, anche in forma di collaborazione coordinata e continuativa.
L‘iscrizione all’Ente di previdenza è obbligatoria.
Per registrarsi bisogna essere iscritti all’Albo dei periti industriali.
Eppi: contributi previsti
Eppi si alimenta attraverso tre tipi di contributi versati dagli iscritti:
– Contributo soggettivo (obbligatorio e fiscalmente deducibile) pari al 18% del reddito netto derivante da lavoro autonomo. Per il 2021, sono stati fissati un limite minimo di 1.832,94 euro e un limite massimo di 13.993,74 euro;
– Contributo integrativo pari al 5% del valore della fattura in cui va inserito. Per il 2021, il limite minimo è di 509,15 euro annui (con fatturato pari o inferiore a 10.183 euro). Non è deducibile fiscalmente, salvo eccezioni;
– Contributo di maternità, deducibile fiscalmente. L’importo è determinato annualmente dal Consiglio di Amministrazione in base alle disposizioni di cui all’art. 83 del decreto legislativo 151/2001.
Oltre a rispettare le scadenze previste per il versamento dei contributi, gli iscritti all’Eppi devono presentare il modello reddituale Eppi 03.
Eppi bonus di 600 euro
Eppi ha aderito al bonus di 600 euro previsto dal Decreto Rilancio.
Si tratta di un’indennità ai liberi professionisti iscritti alle Casse privatizzate per i mesi aprile-maggio 2020.
Trattamenti pensionistici: requisiti
In base al verificarsi dell’evento protetto (come il compimento di una determinata età) ed al possesso di certi requisiti contributivi e assicurativi, il perito industriale iscritto all’Eppi ha diritto alle seguenti prestazioni:
– pensione di vecchiaia ottenibile secondo 3 alternative: 65 anni di età con almeno 5 anni di contribuzione, 40 anni di contribuzione con cessazione dell’attività (indipendentemente dall’età anagrafica), 57 anni di età con almeno 5 anni di contributi e cessazione dell’attività;
– pensione di inabilità riconosciuta per inabilità totale (100%) con cancellazione dall’Albo professionale.
– assegno di invalidità nei casi in cui lo stato di invalidità riduce a meno di un terzo la capacità di esercitare la professione. Spetta a qualsiasi età con almeno 5 anni di contributi di cui almeno 3 versati nell’ultimo quinquennio (ad eccezione di invalidità causata da infortunio);
– pensione indiretta e di reversibilità a seguito di decesso del pensionato o del lavoratore in attività con almeno 5 anni di contribuzione. Gli aventi diritto sono coniuge e figli (minorenni, inabili a carico del defunto, maggiorenni studenti fino a 21 anni e universitari fino a 26 anni), genitori, fratelli e sorelle (in mancanza di coniuge e figli);
– indennità di maternità.