L’affermazione che Equitalia non può toccare la prima casa è alquanto generica e inesatta e crea equivoci tra i contribuenti. A chiarire come realmente stanno le cose è la sentenza numero 340 del 2016 del tribunale di Reggio Emilia.
Innanzitutto va chiarito quello che dice la legge: per debiti fino a 20mila euro Equitalia non può ipotecare nè avviare pignoramento di immobili cercando soluzioni alternative per recuperare i debiti. Tra le soluzioni alternative cui l’agente di riscossione può ricorrere si ricorda esserci il pignoramento del conto corrente, il pignoramento del quinto dello stipendio o dei canone d’affitto percepiti dal debitore.
Se il debito dei contribuenti è superiore ai 20mila euro un escamotage per non veder toccati i propri immobili è quello di pagare la parte del debito con Equitalia per la quota eccedente i 20mila euro: in questo modo i propri immobili non potranno essere pignorati ed ipotecati (è importante, a questo punto conoscere la differenza tra ipoteca e pignoramento).
Ma cosa accade per debiti superiori ai 20mila euro? Per debiti compresi tra 20mila e 120 euro Equitalia, infatti, può ipotecare l’immobile del debitore. Anche se l’immobile in questione rappresenta la prima casa. L’ipoteca, però, come ci ricorda la legge non è sinonimo di pignoramento o vendita all’asta, bensì rappresenta soltanto una garanzia dell’agente di riscossione nel caso altri creditori avviino l’esecuzione forzata sull’immobile, per fare in modo che le somme ricavate vadano in primis al creditore dell’ipoteca.
Pignoramento prima casa: quando è vietato?
A vietare ad Equitalia il pignoramento della prima casa è il Decreto del Fare. Quali sono, però le condizioni affinchè il divieto sia valido? L’immobile in oggetto deve essere l’unico di proprietà del contribuente, deve essere adibito ad abitazione civile e non deve essere di lusso. Inoltre il contribuente deve aver fissato presso l’immobile la propria residenza.
Per tenere al riparo la prima casa dalla possibilità di pignoramento da parte di Equitalia è possibile, quindi, vendere tutti gli altri immobili di proprietà ma bisogna fare attenzione ai cavilli. Secondo la legge, infatti, chi vende immobili ed ha un debito superiore a 50mila euro, pur rimanendo nullatenente rischia di essere incriminato per sottrazione al pagamento delle tasse.
Ma attenzione: il decreto del fare vieta il pignoramento della prima abitazione e non l’iscrizione di un’ipoteca su di essa, che è sempre possibile da parte di Equitalia, come abbiamo illustrato sopra.