Quando si accetta l’eredità del defunto con il beneficio di inventario si ha il dovere di rispondere anche dei debiti tributari del de cuius ma entro certi limiti.
A ricordarlo è una recente sentenza della Corte di Cassazione, la numero 23019 del 2016, con la quale si chiarisce che accettando l’eredità con beneficio di inventario si è eredi a tutti gli effetti ma si risponde ai debiti del defunto solo entro i limiti dei beni ereditati, senza intaccare il proprio patrimonio personale.
Se il debito, quindi, supera il valore dei beni ricevuti in eredità, può anche non essere pagato del tutto e questo vale anche per i debiti del defunto nei confronti del Fisco e di Equitalia.
Se una cartella esattoriale, quindi, viene notificata al’erede per un importo intero superiore ai beni ricevuti in eredità, l’erede può far valere la limitazione del debito tramite un accertamento giudiziale. Il debito diventerà esigibile solo quando sarà chiusa la liquidazione dei debiti ereditari e solo che sussista un credito rediduo dell’eredità nelle mani dell’erede.