La questione delle agevolazioni IMU per anziani e disabili in Italia è complessa e regolamentata da disposizioni particolari. La normativa IMU prevede diverse esenzioni e scontistiche per la tassa sulla casa. Ma per gli immobili di anziani e disabili i benefici sono decisamente limitati e soggetti a condizioni ben precise.
Prima di entrare nei dettagli, è importante comprendere le basi della normativa sull’IMU per l’abitazione principale. Ossia quella in cui il possessore ha la residenza e dimora abituale.
L’IMU per l’abitazione principale
La legge IMU (commi 738-783 legge bilancio 2020) stabilisce un’esenzione totale dall’IMU per le abitazioni principali di categoria catastale non di lusso (A/2, A/3, A/4, A/5, A/6, A/7).
Tuttavia, per le abitazioni di categoria catastale di lusso (A/1, A/8, A/9), l’IMU è dovuta, ma con un’aliquota agevolata e una detrazione fissa di 200 euro. La stessa regolamentazione si applica alle pertinenze dell’abitazione principale (come garage, cantine e posti auto), fino a un massimo di tre unità classificate nelle categorie catastali C/2, C/6 e C/7.
L’assimilazione per l’IMU anziani e disabili
La legge prevede alcuni casi particolari in cui, anche senza che l’immobile sia abitato come residenza principale, può essere considerato tale ai fini IMU, beneficiando così delle agevolazioni applicabili. Tra questi casi rientra la situazione degli anziani e disabili che, per motivi di salute, si trasferiscono in modo permanente in istituti di ricovero o strutture sanitarie.
Perché una casa appartenente a un anziano o disabile trasferito in istituto sia assimilata ad abitazione principale e beneficiare, quindi, di esenzione o agevolazione IMU, è necessario che:
- Il Comune deliberi l’assimilazione dell’abitazione a residenza principale tramite una specifica delibera IMU.
- Il proprietario anziano o disabile sia residente in istituto di cura per un periodo indeterminato, in seguito a un trasferimento permanente.
- L’immobile non sia concesso in locazione e risulti, quindi, a disposizione del proprietario.
Questi requisiti devono essere rispettati congiuntamente per poter applicare l’assimilazione e accedere alle agevolazioni.
Esempio Pratico: Il caso di Giovanni
Prendiamo come esempio Giovanni, un uomo anziano residente a Sorrento, proprietario di un’abitazione non di lusso. Questi è proprietario solo di questa casa. Giovanni, per motivi di salute, ha trasferito la sua residenza in modo permanente in un istituto di ricovero. In questo caso, se il Comune di Sorrento ha deliberato l’assimilazione dell’abitazione a residenza principale e l’immobile non è affittato, la casa di Giovanni sarà esente dall’IMU.
Se, invece, l’abitazione fosse di categoria catastale di lusso, Giovanni dovrebbe comunque pagare l’IMU, ma beneficerebbe di un’aliquota agevolata e di una detrazione di 200 euro. Nel caso in cui il Comune non avesse deliberato l’assimilazione, l’abitazione di Giovanni sarebbe considerata come “seconda casa” e sarebbe quindi soggetta a IMU piena, senza agevolazioni.
Condizioni di validità dell’assimilazione
Un aspetto cruciale delle agevolazioni IMU per anziani e disabili è la temporalità dei requisiti. L’IMU è una tassa annuale, calcolata in base ai mesi e alla percentuale di possesso dell’immobile durante l’anno.
Questo significa che se le condizioni per l’assimilazione sono soddisfatte solo per una parte dell’anno, l’esenzione IMU sarà applicata solo per i mesi di validità. Ad esempio, se Giovanni soddisfa i requisiti per l’assimilazione solo per quattro mesi, beneficerà dell’esenzione solo per quel periodo, mentre per i restanti mesi dovrà pagare l’IMU.
IMU anziani e disabili: riflessioni sulla normativa
Va sottolineato che la possibilità di assimilare un immobile a residenza principale, con conseguente esenzione IMU per anziani e disabili, è subordinata alle delibere comunali.
Ad ogni modo le delibere IMU dei comuni sono consultabili sul portale del MEF dedicato.
Volendo concludere, l’imposta IMU rappresenta un costo rilevante per molti anziani e disabili. Che spesso si trovano costretti a trasferirsi in strutture assistenziali per motivi di salute. L’applicazione di queste agevolazioni può fare una significativa differenza economica per i contribuenti interessati. Tuttavia, la mancanza di uniformità nelle delibere comunali e le condizioni restrittive rendono difficile per molti usufruire delle esenzioni.
Riassumendo…
- L’IMU è esente per abitazioni principali non di lusso, con limitate agevolazioni per anziani/disabili.
- Anziani e disabili possono avere esenzione IMU se trasferiti in istituti di ricovero permanenti.
- L’assimilazione ad abitazione principale richiede una delibera specifica del Comune.
- L’immobile di anziani/disabili non deve essere affittato per ottenere l’esenzione.
- L’esenzione IMU è valida solo per i mesi in cui i requisiti sono soddisfatti.
- Verificare con il Comune le delibere per agevolazioni e requisiti applicabili all’IMU anziani/disabili.