Esonero Canone RAI 2021, chi rientra nel terzo settore: come e quando fare domanda

L’esonero canone RAI 2021 per gli enti del terzo settore richiede la necessità di presentare un modulo in cui si attestano i requisiti necessari
3 anni fa
1 minuto di lettura
canone rai

Per le strutture ricettive nonché di somministrazione e consumo di bevande in locali pubblici o aperti al pubblico (bar, ristoranti, alberghi, ecc.), comprese le attività similari svolte da enti del Terzo settore (circoli, associazioni, ecc.), il legislatore, in considerazione delle conseguenze economiche derivanti dall’epidemia Covid-19, ha stabilito esonero canone RAI 2021.

L’esenzione, per gli enti del terzo settore, tuttavia, non è automatica in quanto occorre presentare apposita richiesta in cui si attestino i requisiti per avere il beneficio.

Il canone RAI speciale: chi lo paga?

Il bar, i ristoranti, le pizzerie, ed altri locali aperti al pubblico e che detengono il televisore nel locale stesso sono chiamati a pagare il canone RAI speciale il quale si differenzia dal canone RAI ordinario (dovuto per il televisore in casa) sia per le modalità di pagamento sia per l’importo annuo dovuto.

Il canone RAI speciale, è quello dovuto per il possesso del televisore nell’ambito dell’attività esercitata (quindi, da chi ha partita iva).

Ha validità limitata all’indirizzo per cui è stipulato, indicato nel libretto di iscrizione. Ciò significa che laddove si hanno più televisori in sedi diverse si dovrà stipulare un canone per ciascuna di esse (si pensi, ad esempio, alle catene alberghiere, di ristoranti, ecc.).

Gli importi dovuti variano a seconda dell’attività esercitata. Il pagamento può essere effettuato anche con carte di credito dei principali circuiti internazionali con commissioni a carico di Rai (non è prevista fatturazione elettronica). All’esercente arriva il bollettino RAI che indica anche la scadenza entro cui pagare (non è, dunque, pagato con addebito nella bolletta della luce come avviene, invece, per il canone RAI pagato per il televisore posseduto a casa).

Esonero canone RAI 2021: i requisiti per gli enti del terzo settore

Come anticipato in premessa, il legislatore, ha stabilito esonero canone RAI per l’anno 2021 in favore di

strutture ricettive nonché di somministrazione e consumo di bevande in locali pubblici o aperti al pubblico, comprese le attività similari svolte da enti del Terzo settore.

Affinché possa godere dell’esonero anche l’ente del terzo settore che svolge attività similari a quelle di bar, ristoranti, alberghi, ecc. è necessario che l’ente stesso, autocertifichi (con apposito modulo) i seguenti dati:

  • numero di abbonamento RAI
  • dati fiscali
  • numero e data di iscrizione in uno dei seguenti registri:
    • Associazioni di Volontariato (OdV) della Regione
    • Organizzazioni di Promozione Sociale (APS) della Regione
    • Organizzazioni non lucrative di utilità sociale (Onlus) della Regione
    • Nazionale delle Organizzazioni di Promozione Sociale (APS)

Inoltre nel modello bisogna dichiarare di svolgere attività di struttura ricettiva e/o o attività di somministrazione e consumo di bevande.

Il modello deve essere invito all’indirizzo e-mail [email protected], entro il 30 novembre 2021.

Potrebbero anche interessarti:

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Ricarica Postepay, puoi vincere il Samsung Galaxy Z Fold3 5G, ecco come.
Articolo precedente

Postepay, pioggia di segnalazioni per addebiti non autorizzati: cosa fare e come sporgere denuncia

Doppia penalizzazione con Opzione Donna: tutto per un banale errore evitabile
Articolo seguente

Opzione Donna anche nel 2022 ma a 60 anni: resterebbe la penalizzazione sull’assegno?