Estate record: lo studio che dice che moriremo di caldo è una bufala?

Estate da caldo record: parte online l'allarme di uno studio secondo il quale moriremo tutti di caldo. Ecco il fondamento della bufala.
7 anni fa
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Quella appena iniziata si preannuncia come un’estate record per le temperature e in molte città italiane c’è già chi a giugno dice di “morire di caldo”. In effetti la colonnina della temperatura è salita spesso sopra i 30 gradi, ben oltre quindi la media stagionale del periodo. Ma da quello che è un modo un po’ tragico ed esagerato di dire è scaturito uno studio che ha lanciato un allarme (vero o bufala?): tra qualche anno moriremo tutti di caldo. Prima di preoccuparsi più del dovuto per questa notizia vediamo lo studio sul quale si basa e che cosa c’è di vero.

Come si è arrivati alla paura per il troppo caldo?

La ricerca è stata condotta da un gruppo di studiosi dell’Università delle Hawaii (Manoa): il team ha preso in considerazione 783 casi di morte dal 1980 al 2014 riconducibile alle temperature elevate. Lo studio shock, o almeno così verrebbe presentato da alcuni siti di bufale, avrebbe esaminato i due fattori che, concomitanti, porterebbero al caldo mortale: alta temperatura e umidità. L’unica soluzione per evitare la catastrofe sarebbe quella di limitare le emissioni di gas serra e contrastare il riscaldamento globale.

Ecco le stime se invece il livello di inquinamento dovesse restare costante rispetto ai valori attuali: nel 2100 la temperatura crescerà ancora e il 74% della popolazione sarà a rischio di morire di caldo. Le aree colpite per prime saranno quello tropicali: si prevedono migrazioni di massa, scontri e guerre per accaparrarsi le zone del Pianeta in cui si sta meglio. Insomma, potrebbero rimpiangere questa estate record di caldo atroce si, ma sopportabile.

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Alessandra De Angelis

In InvestireOggi.it sin dal 2010, svolge il ruolo di Caporedattrice e titolista, e si occupa della programmazione e selezione degli argomenti per lo staff di redazione.
Classe 1982, dopo una laurea in giurisprudenza lavora all’estero per poi tornare in Italia. Cultrice dell'arte della scrittura nelle sue diverse declinazioni, per alcuni anni si è anche occupata di Content Seo per alcune aziende del milanese.

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