“Un’estate al mare. Voglia di remare. Fare il bagno al largo. Per vedere da lontano gli ombrelloni, -oni, -oni” cantava Giuni Russo. E questa canzone è una delle più rappresentative quando si pensa al mare, alla spiaggia, ai lettini e agli ombrelloni per i quali quest’anno è attesa un’altra grande batosta.
La voglia di mare, di sole è però tanta fin da adesso per cui già ci si chiede quali trucchi mettere in pratica per risparmiare.
Purtroppo sono sempre maggiori le concessioni balneari e sempre meno le spiagge libere.
Dai dati di Legambiente dello scorso anno si evince che le concessioni balneari sono aumentate. In più c’è stato l’aumento dell’erosione delle coste per cui le spiagge libere sono diminuite drasticamente.
Alcuni suggerimenti
Ogni anno c’è sempre una buona scusa per aumentare il prezzo dell’ombrellone, delle sdraio e dei lettini. Questa volta i rincari ci saranno per il caro bollette? Il pacchetto, tutto compreso, già l’anno scorso arrivava a costare anche fino a 100 euro al giorno nelle località più lussuose. L’abbonamento mensile per ombrellone-sdraio e lettino, invece, non si trovava mai a meno di 500 euro mentre per quello stagionale si arrivavano a pagare anche 2000 euro. Cifre, come detto prima, improponibili per una famiglia media.
Che fare allora? Sicuramente per risparmiare, la prima cosa da controllare è se lo stabilimento applica delle offerte, ad esempio per l’ingresso dopo le 14. Anche l’acquisto last minute può essere una soluzione.
Ecco come risparmiare al mare
Tra i suggerimenti per risparmiare al mare, il primo è quello di condividere ombrelloni, lettini e sdraio. Non solo così si starà in compagnia ma si pagherà di meno.
Chi ha la possibilità, per risparmiare al mare, potrà optare invece per il mese di settembre. Le tariffe sono infatti più basse anche del 30% rispetto ad agosto. E poi, considerate le ultime estati, a settembre il caldo sarà meno asfissiante e non si verrà travolti da una calca di turisti.
Infine, per risparmiare al mare, il suggerimento sarà quello di portare un pranzo a sacco senza dover spendere cifre troppo eccessive allo stabilimento.
L’Unione Nazionale Consumatori tramite il suo presidente l’avvocato Massimiliano Dona lo scorso anno ha diffidato il sindacato italiano balneari per il divieto di introduzione di alimenti e bevande dall’esterno. L’Unc ha spiegato che il cittadino ha piena facoltà di introdurre cibo e bevande nello stabilimento.