Estensione indennità di maternità. Tre mesi in più per le lavoratrici a basso reddito, istruzioni INPS

La Legge di bilancio 2022 ha esteso il periodo di spettanza dell'indennità di maternità, i requisiti da rispettare sono diversi
3 anni fa
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maternita

Nella giornata di ieri, l’INPS ha pubblicato la circolare n° 1/2022, la prima del nuovo anno, con la quale ha chiarito alcuni aspetti operativi legati alle novità introdotte dalla Legge n°234/2021, Legge di bilancio 2022. Il riferimento è all’estensione della tutela della maternità (indennità di maternità) e della paternità per le lavoratrici e per i lavoratori autonomi e alla  stabilizzazione del congedo obbligatorio e facoltativo di paternità per i lavoratori dipendenti.

L’estensione dell’indennità di maternità

L’estensione del periodo di spettanza dell’indennità di maternità è previsto nella Legge di bilancio 2022.

Nello specifico, l’articolo 1, comma 239, della legge 30 dicembre 2021, n. 234 dispone che:

alle lavoratrici di cui agli articoli 64, 66 e 70 del testo unico delle disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno della maternità e della paternità, di cui al decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151, che abbiano dichiarato nell’anno precedente l’inizio del periodo di maternità, un reddito inferiore a 8.145 euro, incrementato del 100 per cento dell’aumento derivante dalla variazione annuale dell’indice ISTAT dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati, l’indennità di maternità è riconosciuta per ulteriori tre mesi a decorrere dalla fine del periodo di maternità”.

Nella circolare n°1/2022, l’INPS mette nero su bianco i beneficiari dell’estensione del periodo di spettanza dell’indennità di maternità.

La novità riguarda le seguenti categorie di lavoratrici:

  • lavoratrici iscritte alla Gestione separata di cui all’articolo 2, comma 26, della legge 8 agosto 1995, n. 335 (cfr. l’articolo 64 del D.lgs 26 marzo 2001, n. 151);
  • lavoratrici iscritte alle Gestioni autonome INPS (cfr. il capo XI del D.lgs n. 151/2001);
  • libere professioniste di cui all’articolo 70 del D.lgs n. 151/2001 (non gestite dall’Istituto ma dalle specifiche Casse previdenziali di appartenenza).

La disposizione normativa menziona le sole lavoratrici, tuttavia la tutela deve essere riconosciuta anche ai padri lavoratori autonomi o iscritti alla Gestione separata.

Se si verificano le  condizioni previste dalla normativa vigente (cfr. gli artt. 28, comma 1-ter, 66, comma 1-bis, e 70, comma 3-ter, del D.lgs n. 151/2001, e l’articolo 3 del D.M. 4.4.2002). Sempre nel rispetto del suddetto limite reddituale.

La verifica dei requisiti reddituali

Nella circolare in esame, L’INPS chiarisce che per poter richiedere gli ulteriori 3 mesi di indennità di maternità/paternità, è necessario che il reddito dichiarato nell’anno precedente l’inizio del periodo di maternità sia inferiore a 8.145 euro:

Il riferimento temporale deve intendersi nel senso di anno civile precedente l’inizio del periodo di maternità/paternità, ossia il periodo compreso dal 1° gennaio al 31 dicembre.

Il reddito è quello fiscalmente dichiarato.

La presentazione della domanda di estensione dell’indennità

La domanda dovrà essere presentata esclusivamente in modalità telematica attraverso uno dei seguenti canali:

  • tramite il portale web, accedendo con SPID, CIE o CNS, utilizzando gli appositi servizi raggiungibili direttamente dalla home page del sito www.inps.it;
  • tramite il Contact center integrato, chiamando il numero verde 803.164 (gratuito da rete fissa) o il numero 06 164.164 (da rete mobile a pagamento, in base alla tariffa applicata dai diversi gestori).

Anche tramite i Patronati. Utilizzando i servizi offerti gratuitamente dagli stessi.

Andrea Amantea

Giornalista pubblicista iscritto all’ordine regionale della Calabria, in InvestireOggi da giugno 2020 in qualità di redattore specializzato, scrive per la sezione Fisco affrontando tutte le questioni inerenti i vari aspetti della materia. Ha superato con successo l'esame di abilitazione alla professione di Dottore Commercialista, si occupa oramai da diversi anni, quotidianamente, per conto di diverse riviste specializzate, di casi pratici e approfondimenti su tematiche fiscali quali fatturazione, agevolazioni, dichiarazioni, accertamento e riscossione nonché di principi giurisprudenziali espressi in ambito di imposte e tributi.

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