In seguito alla pubblicazione dell’articolo sulla possibilità di estensione della Naspi terminata durante l’emergenza Coronavirus, ci continuano a scrivere diversi lettori, chiedendoci di seguire eventuali aggiornamenti in merito. Sono purtroppo in tanti, infatti, a trovarsi senza reddito e tagliati fuori dai bonus messi a disposizione fino ad oggi dal governo per far fronte all’emergenza Covid-19. Ad alcuni è già scaduta l’indennità di disoccupazione, altri vedranno la Naspi terminare nei prossimi giorni o settimane e sono preoccupati dal fatto che il mercato del lavoro in molti settori è paralizzato.
Il reddito di emergenza vale anche per i percettori di Naspi?
Proprio ieri abbiamo illustrato le ultime novità sul reddito di emergenza, focalizzandoci sulla volontà del governo di definirlo “contributo”. Non è solo una sottigliezza terminologica: la definizione serve a ribadire in modo chiaro il carattere straordinario e non strutturale della misura (diversamente da quanto accade, ad esempio, per il reddito di cittadinanza che prevede 18 mesi prorogabili). Si parla di un contributo “a tempo”, ovvero, sembrerebbe, per due mensilità.
Due mensilità ulteriori che coincidono anche con la durata prevista per l’estensione della durata Naspi. Nulla esclude tuttavia che i due provvedimenti in esame subiranno ulteriori deroghe qualora la situazione di crisi dovesse perdurare ancora oltre.
Ad ogni modo si potranno avere aggiornamenti ufficiali solo con la pubblicazione del decreto maggio. Speriamo dunque di poter dare a breve a chi ci ha scritto chiedendo dei provvedimenti in merito alla Naspi terminata o prossima alla scadenza conferme sulla proroga. Quest’ultima terrebbe conto delle difficoltà che si incontrano oggi nel cercare un nuovo lavoro vista la crisi dovuta al coronavirus. Di fatto ad oggi queste persone si sono ritrovate senza entrate ed escluse dai bonus o dagli altri aiuti stanziati dal governo. La speranza è che almeno nel decreto maggio si tenga conto di chiunque si trovi in tale condizione (perché al termine della Naspi, perché disoccupato, perché stagionale o perché lavorava in nero).