È più di un secolo che Poste Italiane è al fianco dei cittadini proponendo loro prodotti di vario genere come il libretto di risparmio postale. La missione di Poste, fin dalla sua nascita nel 1862 (all’epoca si chiamavano Regie Poste), dopo 1 anno dall’Unità d’Italia, è stata infatti sempre quella di accompagnare il paese nello sviluppo anticipando, laddove possibile, la trasformazione.
Il primo servizio di raccolta di risparmio pubblico fu proprio il libretto di risparmio. Il denaro accumulato su di esso, convogliato poi in Cassa Depositi e Prestiti, era distribuito (contro interessi) infatti per la realizzazione di opere di pubblica utilità.
Ad oggi i conti correnti sfidano il libretto di risparmio postale perché, in molti casi, offrono dei tassi di interesse più alti. Qualora quest’ultimo strumento si voglia estinguere, quindi, perché si preferisce accantonare in proprio denaro in un altro strumento, la richiesta andrà fatta da tutti i cointestatari? E dove?
Dove andare per l’estinzione?
A chi si chiede se è necessario recarsi presso l’ufficio di radicamento (quello di sottoscrizione) per estinguere il libretto di risparmio postale, Cdp dice di no. Comunica, infatti, che è possibile effettuare tale operazione presso qualsiasi ufficio postale. La richiesta, però, non è immediata. Si devono infatti attendere i tempi massimi necessari per chiudere il rapporto e il saldo (positivo) risultante dai conteggi di estinzione. In tutto ci vogliono circa quindici giorni, indipendentemente dalla modalità di regolamento scelta dal cliente. Trascorso tale periodo, è liquidata sia la cifra presente sul libretto che gli interessi maturati.
Per quanto concerne il processo per l’estinzione, esso prevede (sia nel caso se ne abbia uno cartaceo che uno dematerializzato) che il cliente si presenti una sola volta presso l’ufficio postale. In tale luogo si potrà indicare come si desidera ricevere l’eventuale saldo residuo: se con assegno vidimato, bonifico, giroconto su altro libretto di risparmio postale o su conto corrente postale.
Nel caso ci siano cointestatari come funziona l’estinzione?
Se il proprio libretto di risparmio è cointestato con un’altra persona ci si chiede se anche quest’ultima dovrà essere presente per chiedere l’estinzione. Cassa Depositi e Prestiti comunica che il singolo intestatario, con facoltà di operare disgiuntamente, potrà esercitare il diritto di recesso. Significa che potrà chiedere l’estinzione del rapporto con pieno effetto anche nei confronti degli altri intestatari. Ovviamente chi fa richiesta deve obbligatoriamente darne notizia anche agli altri cointestatari.
Ricordiamo infine che il libretto di risparmio postale, se non è movimentato da almeno dieci anni e presenta un saldo superiore ai 100 euro, diventa dormiente e poi viene estinto. È necessario, quindi, controllare sempre che non si abbiano libretti non rendicontati da tanti anni.